L'Abruzzo in prima linea contro il Papilloma Virus

TERAMO Tra un anno e mezzo comincerà una nuova era della salute per le donne abruzzesi: saranno in migliaia a non correre mai più il rischio di ammalarsi di cancro all'utero. Questo cambio epocale di cultura della salute scaturisce dalla vaccinazione contro il Papilloma Virus che tra un anno e mezzo verrà somministrato alle Abruzzesi cominciando con coloro che a quell'epooca compiranno 25 anni (circa 2500 donne). Cos_, lo screening per il cervicocarcinoma (che va avanti da molti anni in Abruzzo essendo noi regione pilota) coinciderà con la vaccinazione e si completerà in pratica una rete che consentirà un monitoraggio costante delle malettie dell'utero. Nasce tutto dal fatto che il Comitato per lo screening del cervicocarcinoma (che peraltro fa capo alla Asl di Teramo, visto che il coordinatore è il primario di Ostertricia e Ginecologia dell'ospedale di Atri) è stato scelto dal Ministero della Salute per lavorare con l'Istututo superiore di Sanità, il coordinamento piemontese e pochi altri enti di ricerca nazionali) alla sperimentazione. E' attività che si sta svolgendo già in questi mesi: l'Abruzzo è già ad ottimi risultati, tanto che, anche se per la sperimentazione sono previsti tre anni, l'Abruzzo vaccinerà tra 18 mesi. Ma sperimentazione, attenzione, non significa test sul vaccino. Quest'ultimo è sicuro e già pronto. L'UE ha dato il suo benestare, l'Italia sta solo mettendo a punto i permessi per la commercializzazione, ma sono tutti fatti relativi alla distribuzione, non già alla qualità e all'efficacia del vaccino stesso. E' già sicuro. La sperimentazione abruzzese è relativa ad altro: far coincidere, con i dati in possesso sulla popolazione femminile, lo screening di prevenzione (in pratica il Paptest a chiamata, grandissimo cavallo di battaglia abruzzese) e il censimento per la somministrazione del vaccino. Tutto ciò ha un valore particolarissimo se si pensa che l'Abruzzo sta indigando, con i sistemi tipici dello Screening, su quale ceppo patogeno sia la maggior causa dei tumori uterini in Abruzzo per avere la certezza di sconfiggere, attraverso il vaccino più indicato, il carcinoma nelle donne abruzzesi. Ovviamente questa massiccia attività di prevenzione non riguarda solo loro: l'Abruzzo sta lavorando, primo in Italia, con due Asl del Lazio, una della Campania, una della Sardegna e una della Sicilia. Ad essere coinvolte sono, fortunatamente, migliaia di donne.