Fine della legislatura Chiodi, fine delle "autocelebrazioni"

TERAMO – “Che cosa di tanto importante è stato fatto nella città di Teramo in questi anni? Mera attività di ordinaria amministrazione che qualsiasi sindaco è in grado di porre in essere. I veri grandi problemi, quelli che richiedono importante capacità amministrativa, sono rimasti senza risposta ed anzi si sono aggravati “. E’ l’addio del segretario dell’unione cittadina del Pd, Manola Di Pasquale, alla legislatura Chiodi. “Finalmente il Sindaco Chiodi e la sua Giunta finiscono di “autocelebrarsi”  come hanno fatto in tutti questi anni. Abbiamo assistito durante gli anni dell’amministrazione Chiodi a tanti e continui  proclami, all’utilizzo di paroloni per indicare grandi progetti e visioni faraoniche della città; abbiamo continuamente sentito parlare di un “modello Teramo”  da imitare; abbiamo dovuto ascoltare il Sindaco e gli Assessori che  si sono sempre descritti come persone con  grandi capacità amministrativa; tutta solfa continuata anche in questi giorni ove di “grande” non vi è stato proprio nulla” condanna la Di Pasquale. “Siamo in una fase di Commissariamento, che certo non gioverà alla città, voluta dal Sindaco che, ad un certo punto del  suo mandato, ha deciso di inseguire le “sue Ambizioni politiche personali ” ponendole prima degli interessi della città stessa”. Per il segretario del Pd i fallimenti dell’esecutivo riguardano i rifiuti (“la discarica è crollata come è noto, per responsabilità di questa amministrazione che l’ha sovraccaricata con grande danno ambientale non risolto, come non risolto il problema dello smaltimento  dei rifiuti che ha determinato   un aumento  di tasse per i cittadini”), il traffico: (“alcun piano traffico è stato predisposto né attività alcuna è stata posta in essere per migliorare il transito e la vivibilità , si è andati per tentativi tutti falliti, ed anzi l’apertura di numerosi inutili cantieri, ed alcune scellerate scelte,  hanno trasformato la città in una prigione dalla quale non si entra e non si esce”). Secondo la Di Pasquale, anche per il Lotto Zero ci sono stati solo proclami  “ma nulla di fatto è sotto gli occhi di tutti, negli ultimi anni si è assistito ad un totale fermo dei lavori” e nopn ci sono state opere. “  La città è circondata da cantieri fermi per opere non necessarie che hanno oltretutto indebitato il comune oltre misura ponendolo in gravi difficoltà per i prossimi anni”.  Sul PRG: “pur di utilizzare tale importate strumento urbanistico per loro personali fini elettorali, non si sono preoccupati affatto di averlo deliberato incompiuto ( senza l’importata parere della Provincia), imperfetto  che lo renderà incerto e viziato nella sua piena efficacia a danno della città che lo aspetta da anni. Ma che importa,  bisognava approvarlo subito, non si poteva aspettare qualche giorno,  l’amministrazione andava interrotta per rincorrere ambizioni personali, dimenticando i bisogni veri del cittadino”.