Sanità: sul debito deciderà il Governo

L’AQUILA – In materia di debito sanitario e procedure di rientro adottate dalla Regione Abruzzo nei confronti delle cliniche private, la decisione sull’incremento dell’imposizione fiscale è stata rinviata al Consiglio dei ministri. È quanto emerso nella riunione tecnica che il commissario dell’Agenzia regionale della Sanità, Giuliano Lalli, e i dirigenti della direzione Sanità della Regione hanno avuto a Roma con i tecnici del ministero dell’Economia ai quali è stata sottoposta la possibilità di richiedere indietro alle cliniche private la somma di 101 milioni di euro per prestazioni non dovute. In questo modo il debito si ridurrebbe a 193 milioni e potrebbe essere richiesto un prestito speciale per coprire il deficit. "Pur lodando la decisa svolta data nell’attuazione del piano di rientro – ha spiegato il vicepresidente vicario Enrico Paolini – i tecnici del ministero sostengono che i crediti che la Regione vanta nei confronti delle cliniche private potranno essere scomputati dal monte debiti man mano che essi entreranno effettivamente nella disponibilità del bilancio regionale. Una decisione che di fatto lascia piena discrezionalità al Governo che a questo punto potrebbe decidere di aumentare l’imposizione fiscale per coprire il presunto debito di 294 milioni di euro”. “Nonostante i giudizi lusinghieri dati all’agenzia e alla giunta regionale, non posso dirmi che preoccupato – ha commentato Paolini – in sede di Consiglio dei ministri. Da qui il mio personale appello a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione per evitare una soluzione che rischia di piegare l’economia dell’Abruzzo. Confermo infine – ha concluso il vicepresidente vicario – la mia indisponibilità a propormi quale commissario straordinario". (fonte REGFLASH)