Fare prevenzione anche per l’aneurisma dell’aorta

TERAMO – “La prevenzione delle complicanze legate alla patologia aneurismatica è un obiettivo di primaria importanza in quanto la rottura dell’aneurisma comporta a tutt’oggi una mortalità del 80%. Questo dato giustifica il fatto che in alcuni Paesi Europei ci si stia ponendo il problema di avviare screening di massa sulle categorie a rischio, soprattutto maschi al disopra dei 60 anni e pazienti con familiarità”. Lo sostiene con forza il dottor Vincenzo Moretti, primario di Chirurgia vascolare nell’ospedale di Teramo. Ed è proprio per questo motivo e su questo argomento che, a cura del reparto del dottor Moretti, la Asl ha organizzato un convegno in svolgimento oggi. La Divisione di Chirurgia Vascolare di Teramo ha trattato nel corso degli anni circa 900 casi, dei quali 250 per via endovascolare. I risultati, sia per la via chirurgica che endovascolare, sono stati ottimi ed allineati a quelli della letteratura scientifica. L’iniziativa dell’aggiornamento prende spunto dalla trentennale esperienza maturata in questo campo dall’equipe di chirurgia vascolare e mira ad affrontare le molteplici problematiche connese; in particolare importante novità introdotte in questo ultimo decennio con l’avvento della terapia endovascolare, metodica che permette di trattare l’aneurisma dell’aorta addominale senza ricorrere alla apertura della cavità addominale, utilizzando invece il cateterismo percutaneo dell’arteria femorale dall’inguine".