Serie D: slitta la decisione del contro ricorso dell'Agnonese

TERAMO-Saranno le tre sezioni unite della Corte di giustizia federale a decidere il contro ricorso presentato dalla società Olympia Agnonese in merito alla gara persa a tavolino contro il Rimini 1912. E quanto emerso a Roma. Presenti per l’Agnonese il presidente Carmine Masciotra e l’avvocato Michele Cozzone. Come in molti ricorderanno i granata alla decima giornata si imposero sui romagnoli con un netto 4 a 1, ma la dirigenza del Rimini a distanza di 24 ore presentò un ricorso in merito ad un doppio cambio dei molisani ai quali veniva contestata una anormalità per la regola dei fuori quota da tenere in campo. Il tutto si verificò a gioco fermo (per consentire le operazioni di soccorso al portiere Pezone) tra il 27’ e 31’ del primo tempo quando l’Agnonese sostituì il portiere Pezone (’92) con Zoghaib (’90) e Bernardi (’91) con il senior Salvatore. Il Rimini da subito sostenne che gli avversari erano rimasti in campo con uno juniores in meno rispetto a quello che prevede la regola. In prima battuta la giustizia sportiva ha dato ragione ai romagnoli adesso si trovano a fronteggiare il contro ricorso dei molisani. La Corte federale ha inteso far slittare la decisione finale agli inizi di dicembre quando i 21 giudici delle tre sezioni dovranno stabilire se effettivamente la società molisana è incappata nell’errore. “Per quanto riguarda le motivazioni la Corte federale ha ritenuto che da parte nostra non c’è stato illecito – spiega il presidente dell’Agnonese, Masciotra – tuttavia di diritto occorrerà capire se i quattro minuti non giocati facessero parte del gioco”. Mai in passato si era verificato un caso analogo di qui la presa di posizione della terza sezione della Corte federale che ha chiamato a raccolta le altre due sezioni per il responso definitivo.