Un idrovolante collega Giulianova ai Paesi dell'Adriatico

TERAMO – Si chiama "Adri-Seaplanes" il progetto che servirà a collegare attraverso un idrovolante l’Italia con i paesi che affacciano sull’Adriatico ovvero Grecia, Montenegro, Croazia, Albania. I porti direttamente coinvolti sono quelli di Giulianova, Corfù, Bar, Pola, Valona, Brindisi. Il progetto è finanziato dal Comitato di Sorveglianza del Programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera per un importo complessivo di 2 milioni di euro, dei quali 575mila serviranno alle attività realizzate direttamente dalla provincia di Teramo. I tempi di realizzazione sono di 24 mesi. Una parte consistente del budget è destinato ad azioni dimostrative con la creazione di una linea di volo e a questo scopo è previsto il noleggio di un idrovolante da 19 passeggeri, la realizzazione di piattaforme, un sistema radio e boe, un sistema comune di prenotazione on line. Saranno realizzati, inoltre, piccoli interventi infrastruttari nei porti delle città coinvolte (pontoni galleggianti, canali di atterraggio, stazione radio etc). Le regioni adriatiche, informa una nota, non godono di una buona rete di collegamenti aerei diretti e le rotte marittime internazionali sono garantite solo fra i principali porti commerciali:il che influenza la creazione di stabili rapporti economici. “Giulianova è un porto turistico dalle dimensioni ottimali anche perché gli idrovolanti sono considerati mezzi ambientalmente sostenibili, non sono necessarie infrastrutture impattanti, e sono a basso costo – ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa l’assessore alle Politiche Comunitarie, Davide Calcedonio Di Giacinto che ha spiegato – l’aspetto più interessante è che questo progetto, dopo un’intensa attività di relazione svolta in questi mesi verso i Paesi dei Balcani, ci mette in rete con quegli Stati che dal 2013 entreranno in Europa e diventeranno beneficiari di linee di finanziamento che noi non avremo più. Lavorare con loro, quindi, significa rimanere dentro quella rete progettuale che continuerà ad avere un accesso privilegiato ai fondi dell’Europa.