Il Teatro Romano che verrà

TERAMO – Il sindaco Maurizio Brucchi lo aveva annunciato: le proposte progettuali sul recupero del teatro romano sarebbero state condivise con la città. Il momento è arrivato, è infatti in corso di svolgimento in Consiglio comunale la presentazione dello studio di fattbilità redatto per la valorizzazione dell’area. Uno studio che prevede 4 ipotesi progettuali che ridisegnano il volto di un sito archeologico che la città attende da tempo esca alla luce. Le ipotesi sono quattro e sono le seguenti:

1)    La prima possibilità prevede la conservazione di Palazzo Adamoli e Casa Salvoni, con un ’intervento di recupero a impatto ridotto che prevede solo la fruibilità dello spazio urbano ma non la funzionalità del teatro.

2)    La seconda ipotesi è quella che prende in considerazione l’abbattimento di Casa Adamoli e Palazzo Saloni e la ricostruzione parziale della cavea. In questo caso l’intervento consentirebbe di recuperare la platea con l’ottenimento di circa 400/500 posti. In questo si parla sì di recupero funzionale poiché tornerebbe a disposizione della collettività uno spazio di vita quotidiana ma anche teatrale. Questa soluzione prevede la conservazione di palazzo Massignani per dare continuità alla cavea.

3)    La terza ipotesi è sostanzialmente identica alla seconda, cambia solo l’altezza della cavea che va adeguata i base alla pendenza degli scavi.

4)    La quarta soluzione è decisamente più impattante dal momento che, oltre la conservazione dei palazzi Adamoli e Saloni, prevede la copertura dell’area archeologica, dunque dei resti , sopra i quali verrebbe realizzata una nuova struttura con un nuovo palcoscenico.

L’ultima soluzione sembrerebbe convincere meno il sindaco Maurizio Brucchi, sia per la complessità di un intervento che ridurrebbe la visibilità dei resti antichi, ma anche per i costi decisamente più alti. D’altronde il sindaco si è sempre dichiarato favorevole a un recupero funzionale dell’opera, il che farebbe presupporre un orientamento dell’amministrazione verso la seconda o la terza ipotesi progettuale. Ad accomunare tuttavia le quattro soluzioni progettuali c’è comunque un elemento che inciderà in futuro notevolmente sulla viabilità, ovvero la pedonalizzazione di via Paris e la chiusura del parcheggio a pagamento adiacente l’area del Teatro Romano.  In attesa di sapere come il Consiglio si pronuncerà sul nuovo volto di quell’area urbana, oggi la zona è stata parzialmente transennata per la messa in sicurezza dei pedoni in difficoltà durante il transito del bus navetta.