NERETO – Lo stupro avvenuto a Nereto ai danni di una ragazza minorenne continua a suscitare sdegno tra la cittadinanza e tra le forze politiche, che si dividono però sui metodi e le forme di protesta da attuare contro ogni forma di violenza sulle donne. Forza nuova ha deciso di organizzare oggi un presidio a Nereto, una scelta fortemente contestata da Rifondazione comunista e Azione antifascista, che esprimono “stupore” per la “leggerezza con cui Prefettura e Comune di Nereto hanno concesso lo spazio per la manifestazione nonostante la sua chiara natura discriminatoria”. Le forze di sinistra non condividono la posizione del coordinatore regionale di Forza nuova Marco Forconi, che ha messo in correlazione il fenomeno dell’immigrazione con quello della violenza sulle donne. Rifondazione e Azione antifascista “rilanciano” quindi con una serie di appuntamenti organizzati in tutta la Val Vibrata con l’intento di sensibilizzare contro tutte le forme di violenza, anche quelle perpetrate ai danni degli immigrati o dei lavoratori più deboli. Una posizione analoga è espressa dai segretari provinciali di Pd, Idv, Sel, Prc e Pci, che chiedono alla magistratura di “accertare celermente i fatti e colpire in modo esemplare gli autori”, segnalando “un’ emergenza sempre più allarmante”, che merita più impegno da parte delle istituzioni, a partire dal rafforzamento del Centro Antiviolenza attivato negli anni scorsi dalla Provincia di Teramo. I partiti di centrosinistra, dopo aver chiesto al sindaco e al Prefetto di bloccare la manifestazione, organizzeranno nei prossimi giorni iniziative per ribadire che “sicurezza, integrazione e solidarietà” sono i principi per prevenire le violenze di ogni genere.
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