Una nuova Resistenza a Bosco Martese

TERAMO – Oltre 300 studenti in rappresentanza delle scuole superiori della Provincia parteciperanno il 25 settembre alla rievocazione della battaglia di Bosco Maltese del 1943, dove fu vinta la prima battaglia campale della Resistenza Italiana nei confronti di una colonna motocorazzata dell’esercito tedesco che da Foggia cominciava a risalire il territorio per occuparlo. A illustare il programma delle celebrazioni, che partiranno alle 10 da Piazzale del ceppo a Rocca Santa Maria, è stata una delegazione dell’Anpi di Teramo composta dal presidente, il senatore Antonio Franchi, dal segretario Mirko De Berardinis, e da Antonio Topitti che hanno sottolineato l’importanza della salvaguardia delle istituzioni in nome delle quali hanno perso la vita numerosi militari, civili e giovani. “In un momento storico in cui si parla di secessione e pieno di nemici della democrazia – ha dichiarato il senatore Franchi – dobbiamo farci portatori di un messaggio di unità e compattezza per chiedere a gran voce riforme strutturali. Penso a riforme per uscire dalla crisi, alla riduzione dei parlamentari alla riforma della legge elettorale e del finanziamento ai partiti. Senza cambiamenti di questo tipo continueranno ad alimentarsi gli scandali che allontanano i cittadini dalla politica e che sfociano nell’autoritarismo esercitato dalle lobby economico”. A farsi portatori di un messaggio di unità e di salvaguardia delle tipicità dei territori sono stati anche il presidente del consiglio provinciale Mauro Martino e il sindaco di Rocca Santa Maria, Stefana Guerrieri che ha lanciato l’allarme sullo spopolamento della montagna teramana. “Bosco Martese è un nuovo campo di battaglia – ha dichiarato il sindaco Guerrieri – chi ci vive è schiacciato da mille normative che si contrappongono e rendono impossibile la sopravvivenza in questi luoghi, come la legge sulla montagna e dei Parchi. Vivere in montagna è diventato un incubo e chi ci vive è protagonista di una nuova Resistenza”.