Cresce l'emergenza abitativa a Teramo: 122 le famiglie sfrattate nel 2011

TERAMO – Tutelare gli interessi di inquilini, pensionati e consumatori: nasce con questo scopo “La Casa dei diritti”, primo esperimento pilota in Italia realizzato grazie alla collaborazione di Cgil, Federconsumatori, Sunia (sindacato unitario inquilini assegnatari) e Cgil Spi.  L’iniziativa è stata presentata oggi nella sede della Cgil, all’incontro hanno partecipato anche il segretario nazionale di Federconsumatori Sergio Veroli  e quello del Sunia Aldo Rossi. «Si tratta – ha spiegato Veroli – di un Patto federativo locale tra le nostre organizzazioni che si tradurrà nella definizione di un programma condiviso e  di una piattaforma contrattuale territoriale sui temi del diritto alla casa e della qualità del vivere urbano». In sostanza, la “Casa dei diritti”, che avrà sede in viale Crispi 201, si occuperà di coniugare la difesa dei diritti individuali con una più lungimirante prospettiva di contrattazione territoriale, concentrandosi su alcuni punti fondamentali.  «E’ necessario – spiega Ernino D’Agostino, commissario della Federconsumatori provinciale e segretario provinciale del Sunia – puntare a ridimensionare, a livello locale, il mercato degli affitti, chiedendo al Comune di rimodulare le aliquote Imu per chi dà in locazione gli immobili a canone con cordato: il 7,6 per mille, stabilito dall’attuale regolamento, è decisamente troppo alto. In Abruzzo, in generale, va rivisto anche il sistema dell’edilizia residenziale pubblica e va promosso l’housing sociale. Un’altra importante iniziativa che porteremo avanti sarà quella di attivare un’attenta e capillare verifica su correttezza, trasparenza, ed equità dei sistemi tariffari adottati da Enti e società che gestiscono i servizi nel territorio teramano».

I DATI SULL’EMERGENZA ABITATIVA A TERAMO – La crisi sta colpendo moltissimo il mercato immobiliare e si ripercuote, in maniera drammatica, su chi una casa di proprietà non ce l’ha e vive in affitto. Lo scorso anno i provvedimenti di sfratto emessi in provincia sono stati 122, di questi 108 (67 solo a Teramo) sono stati causati da morosità, il trend è in aumento. Parallelamente, gli istituti di credito registrano sofferenza nel pagamento dei mutui e la riduzione della richiesta di nuovi finanziamenti. Secondo i dati forniti dalla Federconsumatori e dal sindacato degli inquilini, anche sul fronte dell’edilizia residenziale si registra una preoccupante situazione di stallo: dal 2005 si registra il blocco degli investimenti da parte dell’Ater di Teramo per le nuove costruzioni, mentre i proventi delle vendite degli alloggi esistenti non sarebbero mai stati reinvestiti né per la manutenzione straordinaria né per la realizzazione di nuovi alloggi. Secondo il sindacato inoltre a peggiorare la situazione c’è la mancata attuazione della misura del Programma Fas, che prevedeva l’impiego di 40 milioni di euro per i programmi di riqualificazione del patrimonio pubblico e il recupero dei quartieri degradati della regione. C’è poi il problema del drastico taglio dei finanziamenti destinati all’aiuto degli inquilini in stato di disagio economico. Secondo Federconsumatori e Sunia la Regione avrebbe ingiustamente escluso dai benefici i Comuni di Giulianova e Roseto. A Giulianova, in particolare, fino a 2 anni fa 100 famiglie potevano beneficiare di contributi complessivi pari a 120 mila euro annui, mentre adesso rischiano di essere private di ogni forma di sostegno.