"Le auto in centro non risolvono la crisi". Il Wwf chiede altre soluzioni

TERAMO – Perplesso si dichiara il Wwf teramano per la proposta, avanzata nei giorni scorsi di alcuni commercianti della nostra città hanno avanzato la richiesta di riaprire le strade attualmente chiuse al traffico del centro storico come risposta alla crisi del settore del commercio a Teramo. Si tratta di una richiesta che per l’associazione ambientalista che non può essere accolta acriticamente e su cui auspica un dibattito cittadino. “Attualmente – scrive l’associazione ambientalista – la nostra città ha un numero molto limitato di strade vietate alle macchine: a parte il Corso San Giorgio (chiuso ormai da decenni), solo Piazza Martiri della Libertà, Piazza Orsini, Corso Cerulli e via Capuani. In pratica il transito delle auto è vietato su poche centinaia di metri della rete stradale cittadina. Risulta impossibile credere che un divieto così limitato sia responsabile del crollo delle vendite. La crisi che colpisce il commercio teramano si inquadra nel periodo di crisi economica che l’Italia sta attraversando e che sta riducendo fortemente i consumi. L’aver poi consentito l’apertura di un centro commerciale proprio alle porte di Teramo non ha certo aiutato il commercio cittadino che si è trovato a dover fare i conti con una forte concorrenza a pochi chilometri. A questo si aggiunge la continua deregulation del settore del commercio a tutto vantaggio delle grandi catene di ipermercati”. Per il Wwf non si può pensare di fermare queste tendenze consentendo “di arrivare in macchina fin dentro ai negozi” ma sono necessarie altre politiche. “Una città – conclude la nota – non è un insieme di strade su cui muoversi sempre in auto ma è fatta di luoghi d’incontro, di occasioni di socializzazione e svago. Tra queste vi è sicuramente anche l’offerta commerciale che però deve inquadrarsi in una vita sociale e culturale di comunità, caratterizzata da scelte tese ad accrescere la qualità della vita con meno impatto ambientale, inquinamento, rumore e traffico e più piste ciclabili, ed aree verdi. Sarebbe utile che in città si sviluppasse un confronto su questi temi e su come mettere in atto scelte coraggiose ed innovative per invertire una tendenza al declino che ci sta caratterizzando ormai da diversi anni”.