In manette 4 insospettabili, pianificavano assalti a portavalori

TERAMO – Un gruppo di insospettabili rosetani, specializzati in forniture di armi ma, peggio, anche nell’organizzazione di assalti a portavalori e di un furto nel comando vigili urbani: sono stati arstati dagli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al possesso di armi da guerra. Sono quattro rosetan Andrea Caporaletti, 24 anni, Alessandro Marini (26), Davide Gallullo (19) ed Enrico Martella (27). Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile della questura di Teramo – che hanno notificato ai quattro una ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Domenico Canosa su richiesta del pm Silvia Scamurra – i quattro gestivano un ‘deposito’ di armi, in un caso rivendute alla criminalità pescarese ma in generale da utilizzare in assalti armati a portavalori. Nello specifico, gli inquirenti hanno elemnti sufficienti per affermare che il gruppo dei quattro era pronto a una rapina in un centro commerciale di Pescara – avevano anche acquistato maschere in lattice su Internet -, saltata perchè poco prima del colpo la banda si era accorta che sulla loro macchina la polizia aveva sistemato una ‘cimice’ per l’intercettazione ambientale. Le indagini erano comunque scattate nel gennaio di un anno fa, quando Marini aveva denunciato il furto di un libretto di porto d’armi e 9 armi: 4 pistole semiautomatiche, 2 fucili a pompa, un fucile sovrapposto, 1 carabina ed 1 revolver, che deteneva regolarmente per uso sportivo. Si era però scoperto che i quattro con quel libretto che si diceva rubato, avevano acquistato in alcune armerie di Roma e Teramo, 11 armi, tra le quali 5 pistole semiautomatiche, 2 revolver, una carabina e 3 fucili a pompa con le relative munizioni: secondo gli inquirenti erano state immesse nel circuito criminale e cedute ad esponenti della malavita pescarese, abituati a rapine e altri reati. Marini e Galullo erano stati arrestati nel giugno scorso, perchè sorpresi a bordo di un’auto in cui era nascosta una delle armi sopra descritte. Caoraletti e Martella, invece, sono ritenuti gli autori di una rapina nel l uglio 2010 a due vigili urbani di Roseto, ai quali furono sottratte le armi d’ordinanza e le manette. C’è prova di sopralluoghi effettuati ad uffici postali e sui percorsi di furgoni portavalori. Gli agenti della mobile la scorsa notte hanno eseguiti pequisizioni nelle rispettive abitazioni degli arrestati, trovando una pistola a tamburo calibro 38, nascosta dentro un pupazzo, con 6 colpi detenuta illegalmente (in casa di Marini) e una carabina con matricola abrasa (in casa di Martella). Tutti e quattro sono stati rinchiusi nel carcere di Castrogno a dispoizione del magistrato.