Al Parco della Scienza sfila la storia del Teramo centenario

TERAMO – C’è chi ha vnto campionati, chi ha vissuto la fusione del Teramo calcio con l’Interamnia ex Motom, chi in evidenti difficoltà deambulatorie ha smosso mezza famiglia per farsi accompagnare pur di esserci, e chi va a caccia di autografi per fermare con una penna un fiume di storia e di volti. E c’è chi nasconde la lacrima sul volto scorrendo con lo sguardo le fotografie della galleria storica, ricordando qualcuno che non c’è più, così come a chi non c’è più la grande platea del Parco della Scienza ha dedicato un lungo applauso. A cominciare dal capitano della grande promozione in Serie C1, quella del 1986-87, Moreno Solfrini, il gigante buono che sapeva volare lassù a colpire di testa, sconfitto solo dalla maledizione della Sla un anno fa, e poi ancora come Palandrani, Rigantè, De Berardinis, Bonolis, Rastelli, Cialini, Carmine e Archimede Rodomonti. Difficile non dimenticarne tanti, perchè cento anni di storia – e che storia! – hanno portato su quel campo del mitico Comunale fior fiore di giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi. Al Parco della Scienza oggi pomeriggio c’erano almeno quattro o cinque centinaia di persone, giovani e meno giovani, giocatori con figli e nipoti, tanti tifosi, tante persone che in un modo o nell’altro hanno messo qualcosa perchè una passione sportiva si tramandasse dal 1913 a oggi. E a proposito di questo centenario: lo ha ricordato Ercole De Berardis, il presidente dei quattro mesi in testa alla Serie C1, tributando a Carmine Rodomonti, il merito di aver fatto certificare dalla Federazione calcio, nel 1983, l’anno ufficiale di nascita del club. E in un colpo, girando le spalle ora a un gruppo ora a un altro, ci siamo ritrovati a confrontare e ricordare volti e nomi di tante epoche diverse: da Vallone a Guazzieri, da De Sanctis a Esposito, a Casagrande, a Simonato, Mattè, Iaconi, Piccioni e Pulitelli, da Canestrari a Monaco, e poi i Pierleoni, Angelo e Gigi, i sempre ‘giovani’ teramani Mazzagatti, Iannetti (Francesco e Tony), Falconi, Collevecchio, Bucciarelli; oppure ancora i miti della squadra di Rumignani, con in testa il mister friulano del campionato vinto con due mesi di anticipo: Francesco Schiraldi, Gino Cossaro, Giovanni Salvatori, Luciano Barboni, Angelo Pierleoni. E tra battute ad aneddoti, anche un abbraccio particolare, a distanza di quasi 30 anni, tra l’allenatore Luzii e l’allora capitano Schiraldi, saliti alle cronache sportive dell’epoca per un violento litigio. Il centenario fa anche di queste cose , all’ombra di una comune casacca, bianca e rossa.