Aumento pedaggi: il M5S lancia un appello bipartisan

TERAMO – Rincari autostradali, il Movimento cinque stelle non ci sta e lancia un appello all’onorevole Paolo Tancredi e agli altri deputati abruzzesi affinchè intervengano.  «A corredo una tabellina piccina piccina che, tra una serie di aumenti intorno al 4%, sfoggia un clamoroso + 8,28% nella riga riservata alla Strada dei Parchi. Allegria!», afferma in una nota il Movimento, precisando che l’attuale incremento da seguito a quello superiore al 7% disposto a dicembre del 2012. Il Movimento contesta anche le motivazioni che giustificherebbero questi aumenti, ossia gli investimenti effettuati. Le cose, però, secondo i Cinque stelle, sarebbero ben diverse e spiegano il perché: in primis sottolineano che la rete autostradale è stata pagata da fondi pubblici e che la privatizzazione è arr4ivata solo a fine anni Novanta, quindi il pedaggio è un’imposta a tutti gli effetti che viene riscossa dai privati, in secondo luogo per il Movimento gli incrementi sarebbero calcolati su una formula incongrua, e non legata a parametri oggettivi. «L’aumento superiore alla media per la Strada dei Parchi, aggiunge il Movimento fa il paio con la norma della finanziaria 2013 (il famigerato articolo 1 comma 183) introdotta con emendamento bipartisan del pidielle e del pidimenoelle che pone a carico dello Stato (e non di Toto) gli importi necessari agli adeguamenti antisismici ed alla messa in sicurezza di viadotti e gallerie». Il Movimento aggiunge anche che, di fatto, gli aumenti attuali, come ricorda la stessa Strada dei Parchi, sono legati quasi esclusivamente alla costruzione delle Complanari di Roma, di cui non beneficiano gli automobilisti che percorrono il tratto Teramo-L’Aquila.  «Infine, grazie ad una norma adottata nel 2009 dal Governo Berlusconi, le concessionarie autostradali possono realizzare i lavori infrastrutturali attraverso società scelte “in house” senza dover procedere a gara. Indovinate quale società sta realizzando le Complanari di Roma? Ma la Toto costruzioni, ovviamente». Il Movimento stigmatizza il silenzio del Governatore Chiodi, ma anche quello del suo probabile competitor alla poltrona di Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e si rivolge «agli esponenti del Pd e Pdl, in primis all’Onorevole Tancredi, che fa parte della maggioranza di Governo, ad esprimersi non solo a parole ma con atti parlamentari all’ennesimo provvedimento a danno dei cittadini abruzzesi e a cessare la solita manfrina ed uscire per coerenza dai partiti di riferimento» e invita i cittadini a «battersi per il cambiamento possibile».