La Cgil denuncia: «Pensionati alla guida di bus e scuolabus»

TERAMO – Trasporto pubblico locale, la Cgil denuncia la presenza di autisti in pensione adibiti alla guida di autobus e scuolabus. Un fatto “immorale e scandaloso”, secondo il sindacato, che sottolinea come l’anomalia avvenga nei comuni di Mosciano Sant’Angelo e Giulianova «nell’indifferenza degli Enti Locali e della Regione Abruzzo che nell’affidare i servizi e nell’erogare rilevanti contributi pubblici che superano anche il milione di euro l’anno, non prevedono espressamente clausole e vincoli che escludano l’utilizzo di pensionati nell’espletamento dei servizi». Il sindacato sottolinea come si tratti di un lavoro usurante e che chi lo svolge ha diritto ad un trattamento pensionistico agevolato. «Vedere autisti in pensione che alla soglia dei 70 anni, vengono adibiti alla guida di pulmini su cui viaggiano adolescenti trasportati verso scuole di ogni ordine e grado (dalle materne alle medie) nonché alla guida di autobus per l’espletamento del servizio pubblico di trasporto locale, oltre a costituire un rischio in termini di sicurezza per le persone trasportate, rappresenta un vero paradosso», sottolinea il segretario della Filt-Cgil provinciale Aurelio Di Eugenio – Con questa forte denuncia che costituisce indirettamente anche una prima e chiara risposta al presidente di Confindustria Teramo, Salvatore Di Paolo e ai suoi continui proclami contro le aziende pubbliche di trasporto e a favore delle aziende private definite “economicamente sane e con servizi di qualità“, vogliamo evidenziare che la concorrenza deve prevedere anche delle regole chiare ed imprescindibili per tutti». La Cgil chiede quindi l’immediato intervento degli amministratori pubblici. «Il primo appello – conclude il segretario regionale della Filt-Cgil Franco Rolandi – lo rivolgiamo direttamente ai sindaci dei comuni coinvolti (Mastromauro e Di Marcello) ma anche all’Assessore Giandonato Morra e alla stessa Regione Abruzzo il cui logo campeggia chiaramente sugli autobus delle aziende in questione alla cui guida ci sono autisti che forse, per la loro età, farebbero bene ad accudire i propri nipoti ai giardinetti, piuttosto che guidare torpedoni togliendo oltretutto lavoro ai giovani».