Lezioni dei classici a Giurisprudenza con il pensiero dell'europeista Schmitt

TERAMO – Con un convegno dedicato a “Carl Schmitt, intellettuale europeo” inizia la seconda edizione degli incontri che la facoltà di Giurisprudenza dedica alla “Lezione dei classici”. L’incontro si terrà questo mercoledì nella sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza, a partire dalle 9.30 fino alle 19.30. I lavori si apriranno con i saluti del rettore Luciano D’Amico e del preside della Facoltà di Giurisprudenza Floriana Cursi. Relatori del convegno saranno gli studenti del corso di lezioni in “Diritto costituzionale italiano e comparato”, che interverranno sul pensiero e sull’opera di Carl Schmitt. «Figura controversa della scienza giuridica tedesca del XX secolo – ha spiegato Michela Michetti, ricercatrice di diritto costituzionale dell’ateneo – Carl Schmitt pone al centro del suo pensiero politico la “relazione hobbesiana tra protezione e obbedienza”. Solo una pubblica e totale adesione al Terzo Reich gli avrebbe garantito la necessaria protezione personale e professionale. I suoi scritti vanno, dunque, giudicati nel contesto storico nel quale furono scritti, altrimenti e diversamente si rischia di distorcere l’immagine di una importante figura storica». Le relazioni saranno articolate in quattro sessioni, le cui conclusioni saranno affidate a Agata Cecilia Amato Mangiameli, dell’Università di Roma “Tor Vergata”; Eduardo Gianfrancesco, dell’Università di Roma “Lumsa”; Enzo Di Salvatore, dell’Università di Teramo; Antonio Cantaro, dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. Chiuderà i lavori Stelio Mangiameli, dell’Università di Teramo, direttore dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie del Cnr.