La Coppa Interamnia cresce e va…all'Università

TERAMO – Si è accorciata di un giorno ed figlia della crisi, ma la 42 esima edizione della Coppa Interamnia, in programma dal 6 all’11 luglio, si arricchisce di partner d’eccezione. E’ stata infatti presentata oggi a Palazzo di Città una convenzione firmata tra il rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico e il patron della manifestazione Gigi Montauti per unire risorse ed esperienze al fine di promuovere le due istituzioni attraverso progetti comuni di internazionalizzazione. Un patto, quello tra ateneo e Coppa Intarmina che ha preso forma nella disponibilità di una sede che l’università ha concesso all’organizzazione, trasferita da circa un mese a Coste Sant’Agostino, ma anche nella condivisione dei contatti internazionali maturati all’interno della Coppa per la promozione di progetti Erasmus, e allestimenti di mostre, workshop e tirocini formativi. Una collaborazione che ha suscitato l’interesse degli atenei di Pechino, Kabul, del Pakistan e del Senegal. «Un protocollo che rafforza la compattezza del rapporto col territorio» ha detto il rettore D’Amico, ma anche una vetrina istituzionale importante per il torneo che si è rafforzato in termini di adesioni. Quest’anno infatti la manifestazione conta in città la presenza di 141 squadre, trenta in più dello scorso anno, provenienti da una trentina di nazioni. E tra le delegazioni rappresentate quest’anno ci sono anche le new entry del Nepal e del Tibet, a Teramo per la prima volta. Immancabile anche il mercatino dell’artigianato tipico allestito lungo il viale dei Tigli che conta 32 espositori provenienti da 19 Paesi e il tradizionale concorso di bellezza che il 9 luglio a piazza Martiri eleggerà mister e miss Coppa Interamnia. Il sindaco Brucchi in ultimo, ha messo la parola fine sui problemi di agibilità che sembravano compromettere la disponibilità del Palasannicolò. «E’ una struttura utilizzata a pieno regime durante tutto l’anno per manifestazioni ed eventi di ogni tipo» ha detto Brucchi non ci sono problemi di sorta per la concessione dell’impianto alla Coppa che ha bisogno essere sostenuta e di sostenere lo sport, la cultura, la tradizione, il commercio e non le strumentalizzazioni».