Banca del Vomano, l'economia prova a ripartire

TERAMO – «Da un sogno alla realtà. Abbiamo lavorato cinque anni per arrivare a questo giorno». Applausi, strette di mano, complimenti. Sul ciglio della dorsale di comunicazione dpiù importante della provincia, la statale Adriatica, a ridosso della zona industriale, questa mattina Scerne di Pineto ha salutato la Banca del Vomano. Un battesimo fortunato, cui in molti non hanno voluto mancare. Un parterre d’eccezione, di altro profilo sotto l’aspetto delle esperienze economico-finanziarie (il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, il direttore dell’Abi, Giovanni Sabatini), di quelle politiche (il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, il governatore Luciano D’Alfonso, gli onorevoli Tommaso Ginoble e Paolo Tancredi) di quelle amministrative (il presidente della Provincia e i sindaci dei comuni della vallata del Vomano), ha salutato l’iniziativa del parlamentare di Scelta Civica, Giulio Sottanelli, a capo di un comitato promotore di imprenditori, in un Cda che guida 1.719 soci. «Siamo riusciti oggi a dare un filo di speranza ai tanti cittadini, alle tante imprese, alle tante famiglie della provincia di Teramo – ha commentato il presidente Sottanelli -. Era il nostro auspicio iniziale, lavorare per dare e per donare al territorio una opportunità. Ci siamo riusciti in parte perchè oggi inizia la vera sfida: il mercato è difficile, il momento è difficile ma siamo convinti che con la stessa tenacia che in questi cinque anni ci ha portato a questo risultato sapremo, nei prossimi cinque anni,consolidare un grande istituto che potrà dare grandi risposte alle famiglie e alle imprese». La tenacia nel conseguire un risultato come aprire una banca in un momento di crisi, è confermato anche dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso: «Per due ragioni di fondo: era un’idea è diventato un fatto. Complimenti a Giulio Sottanelli e ai suoi amici imprenditori chge hanno voluto e saputo allearsi. l’economia per rimettersi in cammino ha bisogno di questo livello di servizio e poi delle infrastrutture». «E’ un novità positiva – ha detto il vicepresidente del Csm, Legnini – perchè accade in questo momento. Momento di acutezza quanto agli effetti della crisi, che abbiamo alle spalle, della recessione, che ha investito come noto anche il sistema bancario, il sistema bancario nel suo complesso, in particolare le banche piccole e medie, come le vicende abruzzesi, della Tercas, della Caripe e adesso Carichieti, dimostrano. Il fatto che 1.700 cittadini, piccole imprese, risparmiatori, si mettono insieme per far nascere una nuova iniziativa creditizia è un fatto di assoluto valore e di grande rilevanza, e dunque grazie a loro perchè animano una esperienza nuova».