BELLANTE – Dovranno scontare 3 anni e 3 mesi di carcere ciascuno i fratelli Francesco e Franco Calabrese, titolari di un caseificio di Bellante, ai quali questa mattina all’alba i carabinieri della locale stazione hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso dai giudici del tribunale di Teramo. E’ infatti passata in giudicato la sentenza di condanna per bancarotta fraudolente, dopo i tre gradi di giudizio della vicenda giudiziaria che vide gli imprenditori del formaggio protagonisti di una indagine della Guardia di Finanza di quasi dieci anni fa. Era il 2006 infatti quando le fiamme gialle accertarono l’esistenza di una serie di operazioni che avrebbero voluto dissimulare uno stato di difficoltà dell’attività, che tre anni più tardi salì agli onori della cronaca anche per il sequestro del caseificio, posto sotto sequestro dai Nasi dei carabinieri di Pescara per una serie di irregolarità amministrative e legate alla sicurezza degli alimenti, dopo un analogo provvedimento di sospensione dell’attività imposto dalla Asl di Teramo e non rispettato. I fratelli Calabrese sono stati tradotti in carcere a Castrogno dove sconteranno la condanna.
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