Palazzi, primi deferimenti: sono quelli per le 7 gare del Catania comprate da Pulvirenti

ROMA – Il procuratore federale Palazzi ha firmato oggi la prima tranche di deferimenti, quelli relativi al filone Catania, capovolgendo la temporalità delle vicende per come erano state rese note dalla magistratura penale. Ha dunque cominciato dalla fine, dal clamoroso caso delle combine conclamate e confessate dal presidente degli etnei Pulvirenti, piuttosto che dal più corposo filone di Dirty Soccer che a metà maggio aveva portato all’arresto di 50 persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di 70 persone. Per quanto riguarda il Catania, il deferimento della Procura federale dinanzi alla Sezione Disciplinare del Tribunae Federale Nazionale riguarda il presidente Antonino Pulvirenti, all’epoca dei fatti presidente della società Calcio Catania S.p.A.; Pablo Gustavo Cosentino,  Amministratore Delegato; Piero Di Luzio, in quanto titolare di un contratto con il Genoa, con riferimento al quale all’epoca dei fatti ha percepito il relativo compenso, pur essendo stato esonerato dal prestare attività in favore della medesima società; Fernando Antonio Arbotti, Agente di Calciatori fino al 31 marzo scorso e poi soggetto che svolge attività rilevante nell’ordinamento federale in conseguenza dei mandati ricevuti; la società Calcio Catania Spa per responsabilità diretta e responsabilità oggettiva. Sette le partite alterate: Catania-Avellino 1-0 (29 marzo), Varese-Catania 0-3 (2 aprile), Catania-Trapani 4-1 (11 aprile), Latina-Catania 1-2 (18 aprile), Catania-Ternana 2-0 (24 aprile), Catania-Livorno 1-1 (2 maggio). L’accusa è anche quella di aver poi scommesso ingenti somme sul risultato alterato di queste partite. La posizione del direttore sportivo Daniele Delli Carri è stata stralciata, verra giudicato a parte.