Pochi soldi per manutenzioni e utenze, la Provincia valuta un accorpamento delle scuole superiori

TERAMO – Alla vigilia del rientro tra i banchi, la Provincia fa i conti con pochi spiccioli in bilancio: circa 200 mila euro, per le manutenzioni ordinarie dei plessi scolastici di sua competenza. Una somma che rappresenta in sostanza la prima rata della vendita della vendita della caserma dei vigili del fuoco che l’ente di via Milli ha alienato con un bando che prevedeva un singolare baratto: ovvero l’immobile di via Cadorna in cambio di lavori nelle scuole. Gli acquirenti infatti non verseranno subito i due milioni e 100 mila euro ma garantiranno 221 mila euro l’anno di manutenzione sulle scuole della Provincia per dieci anni. L’aggiudicatario, come da accordi, si vedrà consegnare dalla Provincia, entro il 31 gennaio di ogni anno, l’elenco dei lavori da effettuare e i progetti preparati dagli uffici di via Milli in modo che le spese corrispondenti alla vendita dell’immobile riguardino esclusivamente i lavori e non, ad esempio, le spese tecniche o di progettazione dell’impresa. Il presidente Renzo Di Sabatino ha spiegato tuttavia che parallelamente a questa attività, gli uffici della Provincia rimetteranno tra 15 giorni una relazione frutto di una ricognizione dei plessi fatta per verificare il numero di studenti, le aule occupate e i fabbisogni. Il rapporto sulle scuole secondarie è finalizzato a ottimizzare le strutture in virtù degli elevati costi di manutenzione e di utenze. Non si esclude dunque che al termine di questa mappatura dal prossimo anno scolastico si possa attivare un’operazione di accorpamento degli studenti in un ventaglio meno ampio di strutture. Il presidente Renzo Di Sabatino ha parlato di diversi plessi che necessitano di manutenzioni più urgenti, e anche se la cifra per le manutenzioni ordinarie di quest’anno è risicata, confida in una mole di interventi più significativa per il prossimo anno grazie a fondi stanziati per la ricostruzioni post sismica che ammontano a circa 5 milioni di euro in dotazione dell’ente per la sistemazione e la messa in sicurezza dei plessi. «Mi preme sottolineare che è la prima volta la Provincia effettua una mappatura delle esigenze e degli spazi di sua competenza» ha detto Di Sabatino. «Dopo il rapporto sui rifiuti, tocca alle scuole: l’intento è quello di ponderare al meglio le esigenze ma anche di ottimizzare i costi in vista di un’operazione di spending review che la Provincia non piò rimandare».