Braga, disertata la chiusura di 'Abruzzo musica' che ha regalato 1,1 mln di euro VIDEO

TERAMO – L’Istituto musicale Braga ‘incassa’ un milione e centomila euro dal Progetto di alta formazione Abruzzo Musica, ma nessuno dei docenti si presenta all’evento conclusivo alla Sala San Carlo. Si aspettava diplomaticamente «un maggior coinvolgimento» il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, che al prestigioso appuntamento finale ha esternato il suo disappunto sulla paradossale situazione. Il Braga ha fatto parte assieme al sistema delle Università abruzzesi di questo progetto di alta formazione, l’unico in Italia, che attribuisce crediti importanti. «Mi sarei aspettato un’adesione più convinta – ha commentato D’Amico -, considerando il livello scientifico dell’iniziativa. Come per le università, anche il Braga è stato reso protagonista nell’alta formazione musicale: viene rilasciato un titolo che non ha equivalenti in Italia. Il progetto è finanziato dal Fondo sociale europeo con la Regione per 1,4 milioni di euro: le tre università di Teramo, Pescara e L’Aquila ricevono 100mila euro ciascuno, 1,1 milioni di euro vanno al Braga e di conseguenza a garantire gli emolumenti dei docenti.». L’obiettivo è duplice: formare gli allievi e permettere ai docenti di svolgere attività istituzionali a supporto. Ma qui c’è una discussione di fondo, che assume anche toni paradossali sull’impegno lavorativo di un docente del conservatorio Braga: loro ritengono di avere un contratto che impone loro 354 ore annuali di insegnamento frontale, con l’allievo, mentre quello standard dei dipendenti pubblici ne prevede 1.500 all’anno tra frontali e istituzionali. La chiosa del rettore è chiara: «Il Braga per mantenere il suo equilibrio necessita di 1milione e 600 mila euro all’anno. Considerando i fondi dell’alta formazione e gli 800mila euro concessi dal ministero, l’istituto avrebbe potuto proseguire le sue attività serenamente»

Guarda l’intevento del rettore