Giuliacci ospite d'onore all'istituto aeronautico Locatelli di Campli

TERAMO – Primo “open day” per l’istituto privato “Antonio Locatelli”, con diploma tecnico e liceo scientifico ad indirizzo aeronautico, che aprirà a Campli. Un pomeriggio di orientamento alla presenza del Colonnello Mario Giuliacci, noto metereologo e divulgatore scientifico che insieme al figlio Andrea è docente all’Istituto “Locatelli” di Bergamo di cui Campli sarà una sede distaccata. L’iniziativa è stata presenta questa mattina dal sindaco Pietro Quaresimale, da Giuseppe Petralia preside della nuova scuola, Silvio Orsini docente al Locatelli, Carla Taraschi, futura docente e in collegamento telefonico dallo stesso Mario Giuliacci. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche gli assessori Federico Agostinelli e Maria Angela Vanni. A partire dalle ore 15.30, sabato 12 dicembre, a Palazzo Farnese, i ragazzi e le ragazze interessate a questo nuovo indirizzo scolastico e le loro famiglie avranno la possibilità di incontrare Giuliacci, il preside e i docenti dell’aeronautico di Campli e di scoprire il percorso didattico, le specificità dei due indirizzi offerti (quello tecnico e quello liceale) i possibili sbocchi professionali. “Un istituto riconosciuto dall’Enav – ha commentato telefonicamente Giuliacci – che consente, di accedere a numerose professioni non solo quello di pilota: dal metereologo, una professione che avrà sempre più applicazioni considerata la crescente attenzione sui cambiamenti climatici, agli assistenti di terra e di volo e a tutte le altre carriere connesse con il trasporto aereo e sabato avremo modo di illustrare nel dettaglio ai ragazzi e alle famiglie i modelli didattici, assolutamente innovativi a partire dall’abolizione del cartaceo per i libri di testo: tutto passa sul tablet”. “Saremo una sede distaccata del Locatelli – ha spiegato il Sindaco – la scuola sarà ospitata nei locali della ex Pretura. Per noi si tratta di un altro dei tasselli del quadro che stiamo componendo nella nostra cittadina: valorizzare un patrimonio pubblico di grande consistenza storica e artistica per lo più in disuso da decenni. Riapriamo un palazzo importante e, considerata la nostra collocazione geografica baricentrica fra due regioni, contiamo di intercettare l’utenza delle aree interne anche ascolane”.