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TERAMO – E’ sempre un’emozione particolare, per chi ha avuto la fortuna di conoscerli, partecipare al ricordo di Carmine ed Archimede Rodomonti e farlo soprattutto in quell’ambiente, il settore arbitrale di Teramo, che proprio loro lanciarono ponendo le basi per quello che oggi costituisce, una delle sezioni più in vista nell’Aia italiana. L’occasione è stata fornita dalla serata di gala per la consegna dei premi intitolati a loro e all’indimenticato Giuseppe Basile, il fondatore della sezione degli arbitri teramani. Ospiti importanti, a conferma che questa sezione – presieduta da Simone Di Francesco – è tenuta in grande considerazione del mondo arbitrale italiano grazie anche ai fischietti e agli assistenti di linea che si sono fatti strada e sono punti di forza della categoria: c’erano Marcello Nicchi, il presidente degli arbitri italiani, il designatore dei direttori di gara della Lega Pro, Danilo Giannoccaro, il neo presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Tutti hanno accettato con orgoglio l’invito rivolto dal ‘factotum’ degli arbitri teramani, Piero Di Francesco. Da tutti loro parole di grande apprezzamento per i fratelli Rodomonti: «Dire che sono contento e riduttivo – ha detto il presidente degli arbitri, Nicchi -. E’ una iniziativa che mi fa molto piacere, che dobbiamo fare più spesso per ricordare due personaggi che ho avuto la fortuna di conoscere, che a me e a tante persone hanno insegnato molte cose. Ci mancano Carmine e Archimede, ci mancano come cultura, educazione e modo di fare. E’ giusto ricordarli – ha aggiunto Nicchi – perchè i giovani devono sapere che nello sport c’è sì la parte tecnica, la parte agonistica, ma anche una parte dirigenziale che non bisogna mai sottovalutare». Gli fa eco Gabriele Gravina: «Il premio porta il nome e ricorda una persona, Carmime Rodomonti, a cui sono molto legato, che ha tenuto a battesimo la mia avventura, il mio percorso nel mondo del calcio e a cui sono molto affezionato – ha detto il neo presidente della Lega Pro». Commosso Piero Di Francesco: «E da queste presenze e ada tutti questi giovani stasera con noi che capiamo l’importanza di ricordare Pippo Basile, Carmine e Archimede. I fratelli Rodomonti sono venuti a mancare ma restano sempre nel nostro cuore». La serata è stata addirittura importante per ‘sciogliere’ il presidente degli arbitri Nicchi a un’anticipazione importante, quella di far parlare con i giornalisti, a fine gara, i direttori di gara: «Dipende da voi giornalisti – ha detto il capo degli arbitri -: io ho detto in maniera chiara che se dovesse continuare o addirittura migliorare questo clima di serenità nei confronti della classe arbitrale, del calcio, dove si parla il più delle volte di calcio senza le solite stupide polemiche di sempre, si può essere vicini anche al momento in cui, a titolo sperimentale, potremmo cominciare a fare parlare di più gli arbitri e addirittura farli parlare poco dopo le partite, se non addirittura il giorno della partita.. dipende da come gli organi di informazione usano le notizie». Illustre l’elenco dei presenti: oltre ai premiati, c’erano anche il presidente dell’Aia regionale Abruzzo, Angelo Martino Giancola, gli ex arbitri Pasquale Rodomonti ed Emidio Morganti, l’arbitro di Serie A, Giampaolo Calvarese. I premiati: il premio Carmine Rodomonti al miglior dirigente sportivo dell’ultimo biennio è andato a Gabriele Gravina; il premio Archimede Rodomonti è andato all’emergente arbitro teramano Antonio Di Martino (Lega Pro), tra i papabili al salto in Serie B; il premio Giuseppe Basile, invece, è stato assegnato a Raffaele Guerrieri Crocetti, ex osservatore di serie A. Nel corso della serata, moderata da Simone Di Francesco, presidente della sezione Aia di Teramo, sono stati premiati anche Osvaldo Lolli, Walter Pannella e Vladimiro Bruni, arbitri benemeriti iscritti all’Aia da 50 anni. Intanto la buona notizia arriva sul fronte degli assistenti di linea: il guardalinee internazionale Elenito Di Liberatore, classe 1973, di Notaresco, è stato scelto per gli Europei di calcio di Francia del prossimo giugno.