Agl Abruzzi porta alla Corte dei Conti il 'pasticciaccio' Opg-Rems

TERAMO – Un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale in merito alla vicenda dell’apertura in Abruzzo di una Rems, residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, inserita tra le misure volte al superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Lo hanno presentato i rappresentanti di Amnistia, Giustizia e Libertà, Vincenzo Di Nanna e Camillo Maffia, che il 18 aprile hanno depositato l’atto alla procura regionale per l’Abruzzo presso la Corte dei Conti. Il ricorso è stato illustrato a Teramo alla presenza della candidata radicale a garante dei detenuti Rita Bernardini. «Il primo progetto di ‘cattedrale nel deserto’ riguardava la realizzazione di una Rems a Ripa Teatina per un costo di oltre 4 milioni e mezzo di euro – ha detto Vincenzo Di Nanna – progetto poi finito nel dimenticatoio con la Regione che nel frattempo aveva optato per una soluzione temporanea a Guardiagrele». Progetto questo ultimo bloccato da un ricorso al Tar. «Nel frattempo, il 31 marzo 2015, il direttore del dipartimento di salute mentale della Asl dell’Aquila afferma di aver individuato una struttura a Lucoli a soli 800mila euro, già pronta, chiavi in mano – continua Di Nanna – e così il commissario ad acta incarica la Asl dell’Aquila. Ad agosto, però – prosegue Di Nanna -, la stessa Asl pubblica un avviso per la ricerca di un immobile in possesso dei requisiti di legge come se il palazzo di Lucoli non fosse mai esistito». Nell’esposto i ricorrenti sottolineano come dopo meno di un mese sia stata aggiudicata conforme l’unica offerta pervenuta, quella della società Lode a Barete con canone di locazione di 150mila euro l’anno. «Nei giorni scorsi è stata inaugurata e subito chiusa la struttura di Barete, mentre i malati restano negli Opg – conclude Di Nanna – quando avrebbero potuto essere trasferiti a Rosello, struttura già operante e disponibile senza alcun canone e che aveva ricevuto il nulla osta dal sub commissario ad acta il 31 marzo 2015».