Teramo Cambia accusa: «Quale sicurezza per le nostre scuole?»

TERAMO – E sembra cadere a fagiolo, in concomitanza con la vicenda della presenza della moschea all’aperto alla scuola media D’Alessandro (su cui si è innescata la populista protesta con riferimento anche ai recenti fatti della strage di Dacca, ndr), la polemica sollevata dai consiglieri comunali di "Teramo Cambia", Maria Rita Santone e Antonio Filipponi, sul tema sicurezza delle scuole cittadine. «Un aspetto sul quale – dicono i consiglieri di opposizione – il Governo Nazionale molto ci ha investito, ma per il quale il Comune di Teramo si è sempre mostrato incapace di accedere con velocità a finanziamenti nazionali e regionali, e di non essere pronto nella necessaria programmazione e progettazione nonché esecuzione degli interventi».

«In questi giorni – scrivono Santone e Filipponi – dovevano già essere avviati i lavori nelle scuole dell’infanzia di  via Tevere, dell’Asilo Nido e dell’infanzia ‘Giuseppe Lettieri’ in via Diaz, e della scuola primaria Risorgimento, ma non si vedono cantieri aperti. Perchè il Comune ritarda?». Teramo Cambia sospetta che il Comune non abbia in cassa le somme da anticipare, nonostante i progetti esecutivi siano stati approvati da tempo e i finanziamenti della Regione siano disponibili: «Si apprende che forse verrà effettuata la messa in sicurezza di una sola scuola rispetto alle tre programmate che hanno già i progetti esecutivi ed i finanziamenti concessi, per quale ragione?».