Il Centro venduto alla cordata abruzzese con Artoni e Pierangeli. Redazione in sciopero per due giorni

PESCARA – C’è anche l’imprenditore teramano della ditribuzione editoriale ed ex presidente della Banca di Teramo Cristiano Artoni nel gruppo che ha definito con il Gruppo Espresso gli accordi per l’acquito del quotidiano "il Centro". Lo rende noto lo stesso gruppo editoriale annunciando che la nuova editrice del quotidiano abruzzee farà capo appunto a Critiano Artoni, Luigi Pierangeli (proprietario della omonima clinica pescarese e di Rete8), Alberto Leonardis (imprenditore aquilano dell’Ict) e Luigi Palmerini (costruttore aquilano, amminitratore delegato dell’omonimo Gruppo). «L’operazione – spiega una nota del Gruppo Espresso – si inseriscono nel piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX. Il passaggio avrà efficacia, una volta esperite le procedure previste dalla legge e dai contratti collettivi, entro il 31 ottobre 2016».

«Sono profondamente contento che ci sia un editore già titolare di esperienza comunicativa», ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, interpellato in merito alla cessione da parte del quotidiano regionale. Il Centro quet’anno celebra i 30 anni dalla fondazione, il 3 luglio 1986. Conta 4 edizioni (Pescara, L’Aquila-Avezzano-Sulmona, Chieti e Teramo) ed è diretto da Mauro Tedeschini.

Il Gruppo Espresso "ringrazia tutto il personale de ‘il Centro’ per il grande impegno di questi anni e augura loro buon lavoro nella certezza che la testata continuerà a rappresentare una voce informativa fondamentale per l’Abruzzo». 

Dal canto loro, i redattori e i poligrafici del quotidiano (65 persone in totale) hanno proclamato uno sciopero di due giorni per oggi e domani, che impedirà l’uscita in edicola del quotidiano domani e venerdì, dando mandato al Cdr per un pacchetto di altri tre gorni di astenione dal lavoro.

Ecco il testo del comunicato sindacale:

Nella giornata odierna il Cdr e la Rsu del quotidiano il Centro sono stati convocati dall’azienda per la comunicazione dell’avvenuta cessione della testata e del Centro stampa di Pescara. Secondo quanto ci è stato riferito dai vertici del Gruppo Espresso con modalità inusuali e inaccettabili, gli acquirenti fanno capo a una società ancora da costituire composta dagli imprenditori Luigi PierangeliCristiano ArtoniLuigi Palmerini e Alberto Leonardis. Con l’accordo chiuso nella tarda serata di martedì 6 settembre la nuova proprietà si insedierà ufficialmente dal primo novembre 2016.

I redattori del quotidiano il Centro e la Rsu dei poligrafici si sono successivamente riuniti in assemblea per un esame della situazione alla luce delle comunicazioni fornite dal Gruppo Espresso. All’unanimità, sia i giornalisti che i poligrafici esprimono delusione, rammarico e amarezza per i modi e i termini con cui è stata portata avanti l’operazione, sulla quale, al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli. Da diversi mesi si sono rincorse ipotesi sulla cessione del Centro e in tutte le occasioni in cui abbiamo chiesto chiarimenti ci è stato sempre risposto che si trattava solo di voci. Nell’ultimo incontro del primo luglio scorso a Roma, tra l’azienda e il Coordinamento dei Cdr dei quotidiani Finegil, era stato assicurato che ci sarebbe stata la massima condivisione di tutte le eventuali operazioni da portare avanti. E l’ipotesi della cessione dei quotidiani locali era soltanto una possibilità e non una probabilità. Da quel giorno soltanto silenzio, fino a questa mattina quando siamo stati convocati in fretta e furia per la comunicazione dell’avvenuta cessione.

I dipendenti del Centro per anni si sono sobbarcati carichi di lavoro ben oltre quelli previsti dal contratto nella speranza di poter tutelare il posto di lavoro e di restare all’interno di un gruppo consolidato come quello dell’Espresso. Ricordiamo che il Centro ha una storia trentennale che l’ha portato ad essere il polo di informazione leader nella regione Abruzzo. Ricordiamo altresì che dopo il terremoto dell’Aquila l’ingegner Carlo De Benedetti, Presidente onorario del Gruppo Espresso, si era speso personalmente, nelle due visite fatte nella redazione di Pescara, per garantire il futuro e la continuità del giornale.  I giornalisti e i poligrafici si sentono traditi dopo trenta anni in cui hanno, da zero, lanciato e affermato il Centro in Abruzzo.

Viste le incertezze che coinvolgono i trenta giornalisti, i 35 poligrafici e le decine di collaboratori che da anni si impegnano per il confezionamento del prodotto, l’assemblea dei giornalisti e la Rsu all’unanimità hanno proclamato due giornate di sciopero, per oggi e domani. La stessa assemblea ha dato mandato al Cdr per un pacchetto di ulteriori tre giorni di sciopero da attuare con modalità e tempi da stabilire.

Ovviamente questa forma di protesta non è indirizzata al nuovo gruppo imprenditoriale che intende  investire risorse sulle nostre professionalità.