Il mercato settimanale dei fiori finisce a Madonna delle Grazie

TERAMO – Dal primo ottobre il mercato settimanale dei fiori da piazza San Francesco traslocherà alla Madonna delle Grazie, nella zona antistante i giardini del Santuario, attualmente occupata dal mercato di  ‘Campagna amica’  dedicato ai prodotti a ‘chilometro zero’. Il trasferimento, che coinvolge 6 operatori e 7 postazioni, avverrà in due momenti distinti. Il mercato di ‘Campagna Amica’, infatti, già da sabato prossimo abbandonerà la sua vecchia postazione, qualche metro più in là per spostarsi nella zona adiacente all’ingresso della chiesa e al Tribunale. «Non è un trasloco – ha spiegato l’assessore Canzio – ma un accorpamento del mercato, visto che di fatto gli operatori del mercato dei fiori finivano per restare isolati dal resto degli ambulanti. Non abbiamo avuto problemi per l’assegnazione dei posti, i commerciati si fidano di noi perché hanno capito che lavoriamo per loro: con questa nuova soluzione, infatti, ogni stallo nono solo non perderà spazio ma avrà a disposizione dei metri in più. Questo spostamento, inoltre, ci permetterà di creare una corsia dietro ai furgoni per permettere il passaggio sia dei mezzi d’emergenza ma anche per i cittadini che vorranno fare acquisti». L’obiettivo dell’amministrazione comunale – come ha ribadito il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi – resta il mercato senza mezzi almeno nei due corsi cittadini, soluzione che dovrebbe essere attuata già alla fin dei lavori. « Mi rendo conto che il mercato dei fiori è un mercato diverso – ha detto il sindaco Brucchi – lasceremo un’area adibita agli ambulanti con i veicoli. Per quanto riguarda il trasloco del mercato dei fiori Piazza San Francesco era una soluzione temporanea, gli ambulanti era da tempo che volevano spostarsi perché la zona oltre ad essere isolata è anche problematica per quanto riguarda il parcheggio. Volevamo riportare i 7 stalli in questione in centro, avevamo pensato a via Veneto o a via Capuani, ma la scelta di Madonna delle Grazie ci è sembrata la più idonea sia per gli operatori che per l’utenza».