Fratelli d'Italia: «Accattonaggio al limite, il sindaco intervenga»

TERAMO – Appena qualche giorno fa, notando la recrudescenza della presenza di giovani e meno giovani questuanti lungo il corso San Giorgio ma in generale in tutto il centro storico, ci chiedevamo se esistesse ancora l’ordinanza con cui il sindaco Maurizio Brucchi mise al bando l’accattonaggio."" Oggi leggiamo con piacere che anche Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale di Teramo interviene sull’argomento, attraverso il suo dirigente provinciale Federico Carboni, per sollecitare il primo cittadino ad integrare quelle disposizioni, tutelando cittadini e attività commerciali. Perchè intanto gli accattoni in giro aumentano e compaion perfino bancarelle ambulanti di chincaglieria di ogni genere. Una vera piaga.  

«il fenomeno dell’accattonaggio sta diventando esasperante nonostante l’ordinanza emanata dal Sindaco due anni fa, alla quale però non sono poi seguite particolari azioni di prevenzione e contrasto – sottolinea Carboni -. E’ assurdo imbattersi in diverse postazioni occupate da persone che bivaccano o chiedono l’elemosina senza poi considerare che queste persone si impadroniscono ad esempio delle entrate dei supermercati, sfruttando anche l’innocenza dei bambini cosa che comporta reato. Nel distinguere la necessità di chi è in evidente stato di difficoltà, Carboni ritiene che «il semplice allontanamento, che comunque avviene di rado, non funziona e non è la cosa migliore considerando i mezzi limitati con i quali possono operare le forze dell’ordine. Serve un’azione sul campo più decisa e continuativa, nel rispetto ovviamente della dignità umana»."" Da qui l’invito al sindaco a compiere un ulteriore sforzo «istituendo in primo luogo un nuovo tavolo operativo con il Comando della Polizia Municipale ed ovviamente con la Questura, condividendo così le strategie di intervento più efficaci che non si limitino al semplice allontanamento ma possano arrivare direttamente a chi gestisce questi individui e nello specifico al racket che vi è dietro di loro: auspichiamo per questo che vi sia un’integrazione della precedente ordinanza, come avvenuto anche in altri comuni italiani, al fine di agevolare il lavoro delle autorità di pubblica sicurezza affinché accertando la presenza di tali individui possano provvedere all’identificazione, al sequestro dell’eventuale merce e, nel caso tale violazione fosse reiterata, possano allontanarli in maniera permanente dal territorio comunale».