TERAMO – Messe all’aria aperta e un funerale ‘protetto’. Si vive anche questa condizione a Teramo, dopo il brusco risveglio per le scosse di terremoto. Il sindaco di Teramo riunito con i tecnici nel Centro operativo comunale di piazzale San Francesco, ha infatti disposto, in via precauzionale per motivi di sicurezza, la sospenione di tutte le manifetazioni che si tengono soprattutto al coperto, a cominciare dalle funzioni religiose. I parroci delle diverse parrocchie cittadine – tranne che in quella della Madonna della Cona di recentissima cotruzione e antisismica -, hanno dovuto organizzarsi in poco tempo per celebrare messa all’aperto. E’ successo ai Cappuccini, al antuario della Madonna delle Grazie e oprattutto in Cattedrale: qui si è ovviato con l’allestimento dell’altare all’ombra dell’olmo di piazza Martiri della Libertà, dove la messa è stata officiata con una larga partecipazione di fedeli, condividendo la spazio con i clienti di due bar, impegnati negli apertivi domenicali. Il primo cittadino ha anche chiuso i cimiteri del capoluogo e delle frazioni e questo ha reso complicata la tumulazione della salma di una giovane madre, deceduta nelle ultime ore, il cui funerale è tato celebrato questa mattina: poco meno di una decina di famigliari è stata ammessa ad accompagnare la salma nel cimitero comunale di Cartecchio, da un ingresso secondario perchè il principale è pericolante, accompagnati da due vigili urbani per motivi di sicurezza e dagli operati cimiteriali della Team.
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