Vaccini: i teramani non hanno paura

MOSCIANO – Nonostante lo scetticismo dei No Vax e le esitazioni dei Free Vax, i teramani si vaccinano alla grande. Il dato è emerso questa mattina al convegno “Vaccini e Vaccinazioni in Abruzzo” organizzato al Blu Palace di Mosciano Sant’Angelo. I numeri teramani saranno pronti entro la fine di ottobre, ma il conforto arriva dai dati nazionali di un sondaggio di Repubblica citato da Roberto Burioni, medico e professore, considerato il “mago dei vaccini”: negli ultimi due anni non c’è più partita tra antivaccinisti e vaccinisti. La percentuale dei contrari nella popolazione italiana si è dimezzata, passando dal 1,1% del 2015 allo 0,8% del 2017. Il merito è della buona comunicazione, delle evidenze scientifiche che hanno incrementato la fiducia della popolazione nelle vaccinazioni. Fiducia riscontrabile anche nel Teramano, dove già alla fine del mese di agosto i centri vaccinali sono stati presi d’assalto dai genitori ansiosi di mettere in regola la situazione vaccinale dei propri figli, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico.

«Ogni euro investito dal sistema sanitario in vaccinazioni produce un risparmio di circa 24 euro sul fronte delle cure» ha detto Marina Danese, dirigente medico del servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Teramo, nel suo intervento. Ha citato il caso esemplare della meningite di tipo B, una malattia che oltre a produrre danni incalcolabili sulla salute, comporta un sistema di cura notevolmente più costoso rispetto alla semplice prevenzione attraverso il vaccino.«La vaccinazione obbligatoria non è affatto anticostituzionale. E’ una questione di Stato, di diritto alla salute generalizzato ribadito anche nel Decreto Lorenzin e nelle successive circolari attuative». Così è intervenuto l’avvocato e già magistrato Gianfranco Iadecola, in merito ad uno dei temi più dibattuti della campagna obbligatoria di vaccinazione. «Il diritto alla scelta di un trattamento sanitario individuale – ha continuato – soccombe dove prevale l’interesse generale dello Stato che è quello di mantenere la popolazione in salute, salvaguardando anche i soggetti più deboli che non possono vaccinarsi ma hanno diritto a rimanere sani grazie alla cosiddetta ‘immunità di gregge’. Questo ragionamento è valido anche per i medici: in determinate circostanze la deontologia del professionista è subordinata alla ragione di Stato, laddove la comunità scientifica ha unanimemente riconosciuto il valore e l’importanza dei vaccini».
Oltre al nuovo obbligo vaccinale, uno dei temi principali della giornata è stato quello dell’importanza della buona comunicazione per vincere le resistenze degli ultimi scettici informando la popolazione in modo trasparente e corretto. Per fare questo la Asl di Teramo ha istituito un help desk con un numero verde gratuito (800 090147) a cui chiunque può rivolgersi per chiedere ogni tipo di informazione sui vaccini. «Il servizio – ha detto la direttrice sanitaria della Asl di Teramo, Maria Mattucci – nasce per abbattere la barriera tra istituzione e cittadinanza. L’help desk, attivo dal primo giugno 2017, è un vero e proprio interfaccia con la popolazione per informare, intercettare e soddisfare tutte le esigenze della popolazione».

Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, Gianluca Di Luigi (dirigente medico della Asl di Avezzano), Fausto Cavallo (pediatra della Asl di Teramo), Sandro Giuffrida (direttore del dipartimento di Prevenzione di Reggio Calabria e Antonio Santone (responsabile Siesp di Teramo) nelle vesti di moderatore. All’incontro era presente anche una componente di genitori free vax, rappresentata dalla portavoce Maria Di Domenico, presidente del Condav (comitato nazionale danneggiati da vaccino).