Esperimento Sox, i Laboratori del Gran Sasso: «Nessun difetto di istruttoria»

ISOLA DEL GRAN SASSO – «Non c’è stato alcun difetto di istruttoria da parte dei Laboratori del Gran Sasso» in merito all’iter procedurale relativo all’esperimento Sox: a precisarlo sono gli stessi Laboratori in una nota in cui si sottolinea anche che "il confronto, o anche la semplice associazione di idee, tra il disastro di Fukushima e l’esperimento non si fonda su argomenti concreti né realistici, ed è un’operazione mediatica scorretta che ha come effetto quello di diffondere tra le persone uno stato di ingiustificato allarme».
«La richiesta di autorizzazione all’utilizzo della sorgente radioattiva – si legge nella nota dei Laboratori – è stata presentata seguendo le istruzioni di tale procedura, in particolare quella di fornire indicazione precisa del luogo ospitante la sorgente presso i Laboratori sotterranei del Gran Sasso. Questo è stato fatto con dettaglio e chiarezza. La procedura prevede poi il coinvolgimento delle altre amministrazioni per valutare se l’istanza si pone in contrasto con altri interessi che possono precludere l’autorizzazione, o condizionarla con riserve o prescrizioni».
«A Sox non possono essere associati i rischi connessi a una centrale nucleare perché non è un reattore nucleare – si spiega nella nota – e non può esplodere, neppure a seguito di azioni deliberate, errori umani o calamità naturali. La sorgente di Sox è una sorgente, sigillata, come quelle che vengono usate, sia pure con una diversa potenza e differenti finalità, negli ospedali delle nostre città per eseguire esami diagnostici e terapie».
«Una sorgente come quella di SOX – si prosegue nella nota dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – non dipende da alcun sistema di controllo attivo (sia esso elettronico, meccanico o idraulico), e non può quindi in nessun caso ‘guastarsi’ o ‘andare fuori controllo’. SOX si basa su una sorgente che decade spontaneamente costituita da circa 40 grammi di polvere di Cerio 144, con una radioattività – al massimo – di 5,5 PBq».
La potenza termica della sorgente di SOX «non è paragonabile a quella di una centrale nucleare: la prima ha la potenza termica di un ferro da stiro, 1.200 Watt, contro un miliardo di Watt di un reattore. La polvere di Cerio 144 di SOX è sigillata in una doppia capsula di acciaio, che a sua volta è chiusa all’interno di un contenitore di tungsteno dello spessore di 19 centimetri, del peso di 2,4 tonnellate, realizzato appositamente per SOX con requisiti più alti rispetto agli standard di sicurezza richiesti, e in grado di resistere fino a 1.500 gradi centigradi. Il contenitore di tungsteno è resistente a impatto, incendio, allagamento e terremoto, secondo studi rigorosi che sono stati svolti come previsto dalla legge e verificati dalle autorità competenti».