Incidente di Civitella, due indagati nell'inchiesta sulla morte di Stefano. La Cgil: «Con la crisi aumentato il rischio»

CIVITELLA – Ci sono due indagati nell’inchiesta sulla morte di Stefano Chiodi, il 31enne dipendente della ditta di manutenzioni, che ha pero la vita ieri mattina, schiacciato da un rullo grafico all’interno della Simplast in contrada Santa Reparata di Civitella del Tronto. Il magistrato inquirente, il pm Laura Colica, ha infatti iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, i responsabili della ditta per cui la vittima lavorava, la Emmeg e di quella in cui l’incidente si è verificato. 
Intanto alle 14.30 a Favale, nella chiesa parrocchiale, si terranno i funerali del 31enne. Il sindaco Cristina Di Pietro ha proclamato il lutto cittadino. Oggi l’autopsia eseguita dall’anatomo patologo Gina Quaglione ha confermato come causa della morte le numerose fratture al cranio provocate dal trauma da schiacciamento.
La Cgil denuncia. La Cgil è intervenuta sul tragco incidente di Civitella, esprimendo soldiarietà alla famiglia del 31enne, auspicando che si faccia piena luce. «Il tragico incidente mortale del lavoratore Stefano Chiodi, di soli 31 anni, mentre svolgeva un intervento di manutenzione presso l’azienda Simplast Srl di Civitella del Tronto – scrive la Cgil – ripropone drammaticamente il tema del peggioramento generale delle condizioni di lavoro. È per noi evidentente che con la crisi occupazionale sul territorio stia peggiorando notevolmente il livello di rischio al quale sono sottoposti i Lavoratori. Il sensibile incremento degli episodi sul territorio ci consegna una situazione che non puo’ essere sottaciuta».