La Asl prolunga i contratti a tempo determinato ad altri 41 dipendenti

TERAMO – Da problema è diventata opportunità, nel giro di poco meno di due mesi. Dal rischio di licenziare o, meglio, non rinnovarne il contratto a 191 tra operatori sanitari e amministrativi, la Asl di Teramo, potendo sfruttare il virtuosismo del suo bilancio, ha portato a 232 il numero degli interinali cui prolungare il contratto per altri due mesi. Saranno infatti impegnate fino al prossimo 31 dicembre oltre due centinaia tra infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari e medici, assunti attraverso l’operatore economico Etjca, secondo la deliberazione adottata dal direttore generale Roberto Fagnano e pubblicata il 31 ottobre scorso. Come il quotidiano ‘La Città’ aveva anticipato, le preoccupazioni dei sindacati erano rientrate dopo il tavolo congiunto con la stessa Asl e l’approfondimento svolto dalla direzione strategica aziendale tra i direttore di Dipartimento e con la Regione Abruzzo: il tetto della spesa per il ‘tempo determinato’ era stato sì sforato, ma esistevano due possibilità di accedere ancora al contributo delle 191 figure professionali: il rispetto di un altro tetto di spesa, quello più generale del personale, e la necessità di non interrompere servizi al cittadino inseriti nei cosiddetti Lea, i Livelli essenziali di assistenza. L’emergere della problematica ha però permesso ai vertici sanitari teramani di verificare con maggior precisione l’esigenza del personale: è emerso che che il fabbisogno numerico era maggiore dei 191 individuati e i cui contratti erano in scadenza alla fine di ottobre. La ricognizione effettuata ha infatti drammaticamente confermato quanto da una sommaria valutazione era conosciuto in precedenza, all’epoca della maxi assunzione di personale infermieristico all’esito del concorso da 7mila domande: tra pensionamenti, ferie, permessi di legge, malattie, la Asl accusa un ‘abbandono’ di circa 170 unità all’anno nelle diverse categorie lavorative. In particolare, tra infermieri e Oss, circa 280 usufruiscono dei permessi legati all’assistenza di famigliari diretti in condizione di malattia o invalidità, 130 di prescrizioni che ne limitano l’attività lavorativa, 211 godono di congedi parentali, Numerosa è anche la pattuglia dei dirigenti medici che dispongono di benefici lavorativi: un centinaio per la legge 104, 34 sono fruitori di limitazioni al servizio svolto. Un quadro che non contempla un’altra casistica di assenze, ovvero quelle per malattia, infortunio sul lavoro, maternità e non ultime quelle per aspettativa. La direzione generale, nel prospettare questo quadro complessivo, ha anche fatto riferimento al rischio di una interruzione del pubblico servizio, in attesa che le tante procedure di trasformazione dei contratti di lavoro da flessibile a tempo indeterminato, possano venir concluse, ma sopratutto alla ‘pressione’ che la Direzione del Dipartimento per la Salute ed il Welfare della Regione, esercita sui Lea. Forte del sostegno ’tecnico’ del Collegio di Direzione e del peso dei sindacati sulla necessità di una difesa dei contratti, il cerchio si è chiuso grazie soprattutto alla presenza di un bilancio ‘forte’, fatto da utili che dimostrano nei numeri il contenimento della spesa generale per il personale entro i limiti imposti dal Governo. Ecco allora che nello specifico, per una spesa complessiva, ulteriore, per due mesi, che ammonta a circa 840mila euro, con l’aggiunta di 37 nuovi interinali e altri 4 tempo determinato, il numero dei 191 precedenti – buona parte dei quali nel 2019 potrebbero anche diventare dipendenti effettivi della Asl -, è cresciuto fino a 232. Dei nuovi contratti attivati, un medico e 7 infermieri andranno in sostituzione; un ausiliario specializzato, un tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria, 3 collaboratori tecnico professionali, 10 autisti, 10 addetti all’inserimento dati, 5 assistenti amministrativi e un altro medico, andranno invece a coprire posti vacanti. Tra i 191 confermati, 90 andranno a coprire posti vacanti, 56 a integrare i turni per servizi attivi, 45 in sostituzione.