Tolleranza zero vero i lanciatori di rifiuti: in arrivo le fototrappole delle Gadit

TERAMO – Forse è finita davvero per i lanciatori seriali di rifiuti, o almeno si spera, per l’ennesima volta. Adesso la campagna che il Comune di Teramo intende lanciare contro chi deposita sacchi di immondizia dappertutto, in barba alla raccolta differenziata, e soprattutto di chi conferisce regolarmente, è quella che si attuerà con l’installazione di una serie di fototrappole.
Lo ha detto anche l’assessore all’ambiente Valdo Di Bonaventura, che ieri ha chiamato a raccolta le associazoni ambientaliste e il presidente della TeAm, Pietro Bozzelli, per sottolineare enfaticamente il momento particolarmente drammatico del decoro urbano ed extraurbano,. Ormai bisogna prenderne atto. Non servono, se non a poco, le campagne informative delle diverse associazioni ambientaliste cittadine o le iniziative da ‘puliamo il mondo’: lo zoccolo duro dei cittadini incivili resiste e anzi, la maggior diffusione di discariche abusive dimostra anche che non sono soltanto quelli che sfuggono anche alla tassazione della Tari e che sono costretti a smaltire in campagna. Una convenzione con le Gadit, le Guardie ambientali d’Italia, che diversamente dagli operatori della TeAm hanno il titolo per poter reprimere il reato (perchè abbandonare i rifiiuti viene sanzionato con un’ammenda se si tratta di un privato, con denuncia penale se a commetterlo è titolare di un’impresa o responsabile di enti), potrebbe funzionare a Teramo come ha già fatto altrove (Pineto e Giulianova, ad esempio).
Le guardie particolarmente giurate serviranno per monitorare alcune zone calde dell’hinterland teramano alla ricerca degli inquinatori.Le multe, se applicate, sono pesanti e possono far dimenticare l’esercizio di questa pratica illegale, perchè possono arrivare fino a 3mila euro. Maggior tolleranza sarà applicabile all’errato conferimento dei rifiuti domestici, quelli nei mastelli sotto casa tanto per intendereci. Spesso si tratta di errori non in malafede e su questo si cercherà di chiudere un occhio, anche se alla lunga è anche quest’ aspetto della raccolta che ‘consegna’ alla TeAm un rifiuto ‘impuro’ che complica non poco il sistema organizzativo della differenziata.