Caso 'camorra': la Teramo calcio 'disconosce' il ruolo di Ad di Di Matteo. E spiega di avere un codice etico (che non fa rispettare)

TERAMO – Corsi e ricorsi storici. Quando il Teramo viene sorpreso con il dito nella marmellata, va in confusione. Mentre tutta Italia si sdegna per le frasi (non ritrattate) di Nicola Di Matteo, la società decide di uscire ufficialmente, in colpevole ritardo, e mette una pezza che è peggio del buco. Adesso quel Di Matteo che ha parlato nella sala stampa del Bonolis dopo essere stato presentato quale nuovo amministratore delegato e socio di minoranza al fianco di Campitelli… non è ancora l’amministratore delegato. Questo nonostante il giorno prima, sabato, per (non) riparare all’infelicissima frase pronunciata sulla camorra ("è una scelta di vita", ha detto per chi se la fosse persa), lo stesso Di Matteo scriveva ai media firmandosi amministratore delegato. Ma il comunicato della Teramo calcio dice qualcosa di più. Con un lungo preambolo sulla trasparenza penale e amministrativa ed "esprime la propria condanna ed il proprio netto dissenso rispetto a qualsiasi forma di connivenza o compartecipazione ad attività di stampo mafioso e/o camorristico, avendo sempre respinto sdegnosamente tali condotte malavitose a cui si sente profondamente estranea". Fa anche sapere di aver adottato un codice etico. Orbene, scrive la Teramo calcio: "Il Codice Etico è un insieme di principi e linee guida che sono concepite per ispirare le attività della Società ed orientare il comportamento, non solo dei suoi dipendenti, ma anche di tutti coloro con i quali la Società entra in contatto nel corso della sua attività, con l’obiettivo di far sì che, ad efficienza ed affidabilità, si accompagni anche una condotta etica". Quali iniziative ha adottato il Teramo perchè Di Nicola, ancorchè non socio e amministratore delegato ma come tale presentato, rispettasse quanto contenuto nel codice etico? Ansiosi di saperlo…
Intanto chi il Codice etico è intenzionato a farlo rispettare è sicuramente la Lega Pro che ha deciso di riunone ‘con urgenza’ per il prossimo 17 gennaio la riunione dell’omonimo Comitato. Il suo presidente, il prefetto Francesco Cirillo ha incontrato Francesco Ghirelli, presidente dell’organismo calcistico. "Il confronto è nato in seguito alle dichiarazioni dell’ad del Teramo, Nicola Di Matteo – spiega Cirillo -: siamo molto preoccupati e abbiamo deciso di convocare d’urgenza il Comitato etico per giovedì 17 gennaio a Roma, dopo avere acquisito gli elementi, al fine operare un necessario approfondimento". E’ un altro atto compiuto dalla Lega Pro, dopo avere segnalato le dichiarazioni dell’ad del Teramo alla Procura federale.