Pd, come previsto: il sindaco-segretario Minosse 'silura' Fieni al Bim. Mariani alza la voce: «Emblema di spartizioni di potere»

TERAMO – Testa sotto, alla faccia dell’unitarietà di un partito e di una coalizione, impegnati in un momento delicato come la campagna elettorale per le regionali, il segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Minosse, stavolta nei panni del sindaco di Cortino, ha revocato l’incarico di rappresentante del suo Comune in seno al consiglio direttivo del Bim a Moreno Fieni, che poi del Bim ne è. presidente. L’ennesima (in verità attesa da tempo) puntata della telenovela che vede contrapposte due anime del Pd, si consuma con un altro ‘colpo basso’ all’avversario: dopo  il killeraggio della candidatura di Giuseppe D’Alonzo alla presidenza della Provincia (a favore del neo presidente Diego Di Bonaventura) e del rimescolamento dei componenti del Cda della Ruzzo Reti, ecco dunque un altro siluro spedito dalla componente ginobliana del provinciale a quella di Mariani. Il quale non ha mancato di prendere posizione: «Dando la mia disponibilità alla candidatura alle regionali, ho ribadito la necessità che ogni forza ed ogni risorsa del centro-sinistra fosse concentrata a sostenere il progetto messo in campo dal candidato Presidente – ha scritto il ccapogruppo regionale uscente, oggi candidato di una delle civiche che appoggia Giovanni Legnini -. Così non è per altri evidentemente. L’ultima azione portata avanti ostinatamente contro il presidente del Bim non rientra certamente nel concetto di unità auspicato da chi ha ispirato la coalizione ampia che è schierata in questa tornata elettorale. Non è minimamente pensabile eludere le gravi responsabilità politiche del segretario di un partito che dovrebbe essere paradigma di comunità ed insegnamento di regole etiche e valoriali – ha aggiunto Sandro Mariani -. Lo sbandieramento, reso pubblico da Minosse, di accordi con frange politiche di centrodestra, evitando accuratamente il confronto interno all’area di appartenenza, rende evidente come qualcuno anteponga le proprie ragioni personali a quelle politiche e dei cittadini. Il trinceramento dietro una parvenza di segreteria unitaria con chi fino a ieri è stato oppositore, di un accordo dal solo sapore elettoralistico, è, alla prova di questi tristi fatti, l’emblema di spartizioni di potere dalle quali rifuggiamo con vigore e determinazione. Combattiamo, nella consapevolezza che la forza delle idee, delle capacità e della responsabilità avrà ragione sui percorsi meramente individuali».