Prati di Tivo: prorogata la gestione a Finori, quest'inverno si scierà di sicuro. Intanto si mangia in cabinovia con la 'cena sospesa'

TERAMO – Prima ancora che si attraversi la metà della stagione estiva, ai Prati di Tivo si è già sicuri della partenza, il prossimo 8 dicembre, della stagione sciistica. A queste latitudini, e visti i chiari di luna degli ultimi anni, può ritenersi di per sè già una notizia. Ma se a questa importante nuova si aggiunge che a sostenere la richiesta di prorogare l’affidamento degli impianti di risalita all’attuale gestore Marco Finori, ci sono almeno una dozzina di operatori dei Prati, forse è il caso di parlare di aria nuova sulla montagna teramana. La lettera consegnata dagli operatori a suo sostegno è soltanto la conferma di una ritrovata concordia, ad esempio, con l’impresa storica della zona, la Siget di Erminio Di Ludovico. Vederli, lui e il direttore Antonio Riccioni, a fianco di Finori e del liquidatore Di Natale, fa specie ed è foriero, forse, di una svolta tanto attesa. Finori ieri mattina ha ottenuto la proroga per altri 8 mesi, che significa gestione in assetto invernale garantito fino a primavera. Poi si vedrà. Il bilancio di liquidazione è stato approvato; adesso l’obiettivo di Gabriele Di Natale è recuperare 1,2 milioni di debiti tributari per riportare in bonis la società GST e tentare la strada della trasformazione in Srl da Spa. Tre le azioni programmate: il bando di vendita degli impianti e delle attrezzature (4 battipista, una quadriposto e una biposto, l’impianto di innevamento artificiale ai Prati, gli impianti Ginestra e Abetone oltre all’albergo a Pratoselva); il prolungamento della gestione, il varo di una commissione che studi il bando pluriennale. Di quest’ultima faranno parte oltre ai rappresentanti istituzionali (Provincia, Regione, Asbuc, Comuni di Fano Adriano e Pietracamela), anche un delegato degi operatori (Antonio Riccioni) e il legale della Gst (l’avvocato Divinangelo D’Alesio). Intanto oggi sono cominciate le manutenzioni ai Prati di Tivo e presto potrebbero partire anche a Pratoselva per l’impianto La Ginestra, mentre sono stati recuperati anche 5 cannoni di quelli abbandonati a Montorio.
LA CENA SOSPESA. Grazie alla collaborazione fra la Gran Sasso Teramano, il gestore degli impianti Marco Finori e gli operatori locali dal 3 agosto sarà possibile vivere un’esperienza fuori dal comune cenando “sospesi” in cabinovia mentre si sale sul Gran Sasso: a corollario un ricco cartellone di eventi (si comincia domani con il Woodrock festival) che animerà la stazione turistica sulla vetta più alta dell’Appennino, a Prati di Tivo.
Quattro posti a cabina, settanta in tutto: si comincia il 3 agosto, alle 20.30. Si parte con il primo “giro” ad impianto rallentato (una ventina di minuti complessivi ogni giro di andata e ritorno) mentre si gusta l’antipasto; al secondo giro arriva il primo (cannelloni di burrata con zucchine alla menta e limone e pomodorini confit), poi al terzo giro il secondo (brasato di vitello alla birra e frutti di bosco): alla Madonnina dove con il caffè e il dolce è previsto uno spettacolo di “vision art” e musica a cura di Francesco Fioretti, Djset di Mauro Pomponi.  Ristorazione e servizio sono garantiti da ristorante T-Cucino della Siget e dalla Cantina dell’Orso di Valeria Contasti, con vino cerasuolo biologico dell’azienda ‘De Angelis Corvi’ di Controguerra. Costo del ticket tutto compreso è di 50 euro con uno sconto per gli alberghi e i campeggi.
 Una cena in movimento con uno scenario irripetibile – ha affermato Antonio Riccioni fra i promotori dell’iniziativa – siamo fra i pochi luoghi dove è possibile fare un’esperienza di questo tipo ed è la dimostrazione che l’aspetto più importante per rivitalizzare la nostra zona montana sono le idee e la collaborazione”.