Contributi al basket e palasport gratis, Quaresimale e altri 4 a giudizio

TERAMO – E’ legato all’intreccio tra la società del Campli basket e la concessione, per anni, ‘in uso’ piuttosto che ‘in gestione’ del Palaborgognoni da parte del Comune camplese, la citazione diretta a giudizio che porterà a processo il consigliere regionale e capogruppo della Lega Pietro Quaresimale, dell’ex segretario comunale Stefano Zanieri (in carica fino al novembre 2018), dell’ex responsabile dell’Area risorse dello stesso Comune, Luca Galeotti, nonchè dei presidenti pro tempore dell’associazione dilettantistica Campli basket Nino D’Annunzio, Emiliano Impaloni e di chi gli era succeduto nel ruolo in occasione della modifica della denominazione in Us Campli Basket 1957, Domenico Graziani. Per tutti, la contestazione è di concorso in abuso d’ufficio. La citazione diretta firmata dalla procura teramana segue il diniego del proscioglimento dei cinque imputati, da parte del gip del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, che nell’agosto scorso ha respinto la richiesta di archiviazione.
L’inchiesta sui fatti oggetto del processo, condotta dagli uomini dell Nucleo di polizia tributaria della sezione mobile della Guardia di finanza di Teramo, aveva portato ad accertare che nel corso degli anni, non è stato mai versato alcun canone per l’utilizzo dell’impianto sportivo dove il Campli basket gioca dal 1988. E il Comune non ha mai richiesto il pagamento alla società sportiva che lo utilizzava, continuando invece a sostenere le spese per le utenze, la manutenzione e tutto quanto occorreva per lo svolgimento delle attività sportive quotidiane. E questo, dice ancora il gip Veneziano, da un lato violando quanto previsto in alcune convenzioni e regolamenti per la  gestione, e dall’altro dimostrando con evidenza che la società cestistica farnese, secondo un consolidato modo di agire, trovava sempre molto disponibile il Comune nel sostenerne in ogni modo l’attività. Quando  l’avvocato Pietro Quaresimale era presidente del Campli basket, nel 2012, scrive il giudice, società e Comune sottoscrissero una convenzione "che prevedeva il pagamento di un canone annuale di 100 euro, delle spese di manutenzione ordinaria, della pulizia degli ambienti interni ed esterni, di un contributo del 35% dei costi dele utenze di gas, acqua ed energia elettrica". Nel 2013 la convenzione fu prorogata per un anno, fino al 30 giugno 2014, anche se Quaresimale due mesi prima della scadenza si era dimesso dalla presidenza per candidrsi a sindaco. Il Campli basket continuò a utilizzare gratuitamente il palazzetto dello sport di Nocella ancora per 15 sotto l’amministrazione Quaresimale e soltanto nel 2015 si arrivo alla stipula di un atto formale di una concessione di utilizzo temporanea. Sta di fatto che la società di pallacanestro non ha mai versato alcunchè nelle casse comunali fino ad accumulare di un debito di oltre 21mila euto e che nessuno ne ha richiesto il pagamento. Anzi, scrive ancora Veneziano, "è nel giugno 2018 che lo stesso sindaco Quaresimale firma la concessione di u contributo di 15mila euro alla sua ‘debitrice’ Us Campli 1957, ritenendola non solo meritevole non solo di un totale e incomprensibile disinteressamento protrattosi negli anniin merito ad un’attività di recupero di importi dovuti alle finanze locali (meritevole di approfondimento per cosiddetto danno erariale) ma anche di ulteriori sussidi".