I lavori per la fibra isolano anche questura e carabinieri. Cavi e tubi tranciati in viale Bovio, via Cipollone e Muzii

TERAMO – Non si fanno mancare proprio niente gli operai delle ditte che stanno posando la fibra ottica sotto gli asfalti cittadini, in ogno angolo del centro storico: non fanno distinzioni tra tubi dell’acqua, della corrente e linee dati. E quello che potrebbe sembrare un rischio dl mestiere quando si lavora in punti ricchi di sottoservizi, adesso si è traasformato in un vero e proprio caso, un vero attacco alle utenze.
In un sol giorno, un intero quartiere è rimasto senza luce, un altro senz’acqua e, peggio, le caserme delle forze dell’ordine senza collegamenti con il resto del mondo. Questura, carabinieri e guardia di finanza sono senza linee dati da giovedì sera, da quando cioè, in ben due occasioni e punti diversi, le ruspe della Open Fiber hanno tranciato i cavi che corrono superficialmente sotto la strada, all’alrtezza della caserma della Polizia di Stato in viale Bovio. un guasto pesante, che ha avuto ripercussioni sull’intero cablaggio delle strutture delle forze dell’ordine, che forse verrà riparato soltanto oggi. Ma mentre la questure è riuscita a tenere i collegamenti con l’esterno grazie a una sorta di bypass con le linee della prefettura, carabinier e fiamme gialle sono rimasti scollegati ancora per l’intera giornata di ieri. Niente internet, niente intranet, nessun collegamento con il resto della struttura organizzativa militare. Per fortuna che i servizi di emergenza, in questo caso i numeri dedicati 112, 113 e 117 hanno funzionato perchè viiaggiano su linee telefoniche.
I disagi si contano a decine finora. Le conseguenze ieri hanno pesato sui commercianti e i residenti di via Muzii e di corso Cerulli, ma anche dell’intera piazza Verdi e una parte di via Stazio e zona Teatro Romano. Sono rimasti senza luce nelle attività e nelle abitazioni per oltre un’ora. In questo caso una piccola ruspa ha tranciato un cavo dell’Enel in piazza Verdi, mentre gli operai lavoravano alla posa della fibra ottica, con scavi superficiali e stretti, che poi vengono ricoperti da un materiale semicemento di colore rosa, ormai visibile in buona parte della città. Gli operai nel caso specifico si sono lamentati della presenza del cavo elettrico ad una profondità di appena 20 centimetri, quando invece, di regola, dovrebbero essere a 80. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Enel che hanno riparato il guasto e riportato la luce in tutta la zona.
Da poco si era spenta l’eco delle proteste in via Cipollone e via Zaccaria, ancora dietro alla questura di viale Bovio. In questo caso il danneggiamento ha interessato un collegamento della Ruzzo Reti, che è stato riparato dal personale dell’Acquedotto, dopo aver lascito a secco l’intero quartiere. Anche in questo caso le critiche coinvolgono anche l’amministrazione comunale, oltre che un ampio cantiere cittadino che finora si è caratterizzato più per la superficlaità che per l’efficienza lavorativa. Recenti sono stati anche i casi di interventi sanzionatori da parte della polizia locale per la irregolare gestione degli scavi e delle chiusure al traffico per i lavori.