TeAm, scatta l'ultimatum del sindaco a Venezia. Gara per il servizio e bolletta più leggera: meno 10% per le famiglie

TERAMO – D’ora in poi il cittadino teramano dovrà pagare soltanto il costo della raccolta dei rifiuti, senza spese accessorie che attengono invece alla gestione della società. La governance della Teramo Ambiente dovrà adeguarsi a questo, senza ‘caricare’ nel Pef 2020 le spese aziendali che non riguardano il servizio ma il funzionamento dell’azienda stessa. E’ un altro dei messaggi che il sindaco Gianguido D’Alberto invia ai vertici della partecipata, in. previsione della formazione del nuovo piano economico finanziario, che stavolta il Comune si aspetta con abbondnante anticipo rispetto ai precedenti. Il sindaco si fa forte di una promessa mantenuta, che sembra confermata dalle bollette in arrivo in questi giorni nelle case dei teramani, relative al saldo-conguaglio della quota Tia 2019: la riduzione, per le famiglie, del 10% rispetto all’anno precedente, secondo quella rivisitazione della suddivisione operata dal Commissario, nella misura del 40% per alle famiglie e del 60% per le imprese.
Ma c’è un altra idea fissa su cui il sindaco non intende più transigere: sbloccare lo stallo in cui versa la TeAm, ancora in attesa, dal marzo scorso, che si definisca l’identità del nuovo socio privato. Domani partirà la nota diretta al giudice delegato di Venezia, Daniela Bruni, e al curatore fallimentare della Enertech, Marco Basaglia, per chiedere l’autorizzazione a bandire la gara a doppio oggetto per l’individuazione del nuovo socio privato e per assegnare il servizio di raccolta dei rifiuti. "Devo rispettare la legge – ribadisce il sindaco D’Alberto – e devo procedere per garantire il futuro della TeAm e dei suoi dipendenti e difendere gli interessi del Comune. Visto che da Venezia non arriva alcuna risposta, nonostante i nostri solleciti, e vista la situazione per noi insostenibile, avvieremo una azione con la curatela e con il giudice delegato per aprire scenari alternativi per regolarizzare definitivamente il servizio; perché, come abbiamo detto, dichiarato e ribadito, non staremo più a guardare cosa avviene a Venezia, cui abbiamo dato tutto il tempo per chiudere questa vicenda; ora non possiamo più rimanere fermi a guardare, nè per la TeAm nè per i cittadini teramani”.
D’Alberto si ritiene soddisfatto dell’operazione di risanamento avviata: “Abbiamo operato con grande coraggio – sottolinea – e grande forza, dando il via ad una revisione della gestione di una società che è stata gestita dalla precedente amministrazione a servizio della politica, caricando tutti i costi sui cittadini. Per questo abbiamo inteso dare indicazioni alla governance su alcune linee da adottare nella stesura del nuovo Pef". Il sindaco punta ad ottenere interventi su quegli argomenti che in passato hanno portato a forti divergenze con i vertici della partecipata, fino alla crisi della revoca della nomina al presidente Pietro Bozzelli, con la sotituzione con l’avvocato Luca Ranalli, ex amministratore delegato dell’azienda e dunque passato adesso dall’altra parte della barricata: abbattimento dei costi fissi, a partire da quelli degli amministratori e degli organi sociali, ottimizzazione e razionalizzazione dei costi del personale, eliminazione dei costi delle esternalizzazioni, potenziamento delle ecoisole e introduzione operativa della tariffa puntuale, proprio per arrivare al miglioramento della qualità del servizio stesso.
Bisogna interrompere ciò che è accaduto negli anni passati; d’ora in poi le spese dell’azienda saranno sostenute dalla stessa azienda, in quota parte dai soci, e poi vedremo  di valutare l’operativita di queste scelte, perché i cittadini hanno già pagato troppo fino ad oggi. L’unico cliente della TeAm, che ne può assicurare il futuro, è la città di Teramo – conclude il Sindaco –  pertanto i teramani vanno trattati con rispetto. La nota inviata alla Team è finalizzata a questo: tutelare l’azienda e i suoi lavoratori invitando ad una ottimizzazione del suo funzionamento e della sua attività, nell’interesse collettivo”.