Non ce l'ha fatta il dg Roberto Fagnano: certificato il decesso alle 10:15. Camera ardente in aula convegniVIDEO

TERAMO – Non ce l’ha fatta Roberto Fagnano. Il suo cuore si è fermato di nuovo, e questa volta definitivamente, alle 10:15, ora in cui è stato accertato il decesso. L’ex dg della Asl e oggi direttore generale dell’agenzia regionale della Sanità, 56 anni, è stato colto da un infarto massivo questa mattina verso le 8:15 e i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori del 118 sono stati inutili.
I soccorsi sono scattati quando un suo collaboratore dell’azienda sanitaria gli ha telefonato per concordare l’appuntamento per partecipare a un convegno all’ospedale Mazzini: al telefono è stato lo stesso dirigente sanitario a riferire un malore, la cui natura non ha saputo approfondire. E’ bastato però per far scattare i soccorsi: Fagnano è stato trovato in terra, tra corridoio e cucina e la rianimazione è stata lunga e complessa, anche se alla fine i medici del 118 sono riusciti a recuperare il ritmo. Il trasferimento urgente nel reparto di emodinamica è servito per allungare la speranza per un’altra ora e mezza, con l’applicazione di un pace-maker, ma gli sorzi sono stati vaniifcati attorno alle 10, quando il cuore si è fermato ancora e per sempre, strappando alla comunità un dirigente capace, disponibili e molto apprezzato.
Lo ha ribadito anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, intervenendo alla conferenza stampa improvvisata nel servizio di cardiologia del Mazzini, nel corso della quale il sostituto di Fagnano, Maurizio Di Giosia, al fianco degli assessori regionali Nicoletta Verì e Piero Foretti, ha annunciato ufficialmente il decesso del direttore. Con Fagnano, impegnato direttamente e personalmente nel portare avanti il progetto del nuovo ospedale unico provinciale, scompare un vero rappresentante del territorio, prima ancora che delle istituzioni. Arrivato alla direzione generale della Asl di Teramo nel 2014, era stato confermato dalla giunta D’Alfonso per un secondo mandato, ma dalla fine di settembre era stato chiamato dalla giunta Marsilio a guidare l’Agenza regionale per la Sanità e il Welfare, una nomina che aveva confermato l’apprezzamento nutrito nei suoi confronti dalla governance abruzzese.

La camera ardente sarà allestita nell’aula convegni del secondo lotto del Mazzini dove la salma sarà esposta dal pomeriggio e dove sarà celebrata una funzione pubblica domattina alle 9, officiata dal vescovo Lorenzo Leuzzi. I funerali saranno celebrati invece a Campobasso, città natale dell’avvocato. Il consiglio regionale in programma oggi è stato annullato in segno di lutto.