Dai tamponi alla Fase 2: così cambia l'impegno in prima linea dell'Izs di Teramo

TERAMO – (alessandro misson) Non solo tamponi per l’emergenza Coronavirus e per la ricerca scientifica negli studi epidemiologici della Zona Rossa, ma anche supporto diretto alle istituzioni – in primis Regione e Asl – e alle associazioni di categoria ora che è iniziata la Fase 2. L’Izs "Caporale" di Teramo prosegue il suo impegno d’eccellenza in prima linea nella pandemia che ci ha colpiti negli ultimi mesi, modificando passo passo le sue competenze anche a fronte delle crescenti richieste d’intervento.

 

Questa mattina i responsabili dei laboratori d’analisi accreditati dalla Regione per l’emergenza Coronavirus – Izs di Teramo, Ospedale Santo Spirito di Pescara e Università di Chieti – si sono confrontati a Pescara con Claudio D’Amario, il manager teramano fresco di nomina alla guida del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, e con l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì.

 

Nel corso del vertice il direttore generale dell’Izs Nicola D’Alterio ha snocciolato i dati del lavoro eseguito fino al 3 Maggio per la Regione Abruzzo: 24.059 tamponi analizzati dall’Izs di Teramo rispetto ai 40.699 eseguiti in tutto l’Abruzzo. Ben il 59% del totale, quasi due su tre, peraltro eseguiti con la tecnica più sicura e complicata, quella a tre sonde molecolari. 

 

Senza contare il fatto che per questa fetta preponderante di analisi eseguite a Teramo, i risultati (positività/negatività) sono pervenuti per il 59% dei casi entro 24 ore, anche se il 22% è arrivato nella stessa giornata del prelievo e solo l’1% entro 4 giorni. Il che sta a significare la tempestività del lavoro dei ricercatori di Campo Boario. Un esempio su tutti: il tampone eseguito sul lavoratore della Sevel che aveva viaggiato sul bus con la febbre: il risultato del test è arrivato in sei ore, scongiurando ogni rischio per la fabbrica e per gli altri lavoratori.

 

D’Alterio ha illustrato alla Regione anche le altre attività parallele ai tamponi per le Asl messe in campo dall’Izs nella lotta al Coronavirus: il contributo di ricerca scientifica ed epidemiologica nella zona rossa di Villa Caldari di Ortona per la Asl di Chieti (a proposito, ma perché non è stato eseguito uno studio simile nella zona rossa della Val Fino?); l’analisi dei tamponi a supporto dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, nell’epicentro dell’epidemia; lo studio epidemiologico nella Rsa di San Giovanni Teatino; infine le convenzioni per le analisi di tamponi e test sierologici commissionati dall’Ance de L’Aquila, dall’Aniem di Teramo, dalla Cna de L’Aquila e dall’Api Industria L’Aquila sui lavoratori del comparto edile nella delicata fase della riapertura dei cantieri.

 

Alla riunione con la Regione l’Izs si è presentato con un nuovo record nazionale d’eccellenza nel contenimento del contagio: ben 1668 tamponi a tre sonde molecolari eseguiti in un solo giorno, stabilito giovedì scorso.