Un corridoio aereo per salvare una paziente Covid di Atri con la terapia al plasma

TERAMO – (alessandro misson) Terapia al plasma arrivata per via aerea per una paziente Covid ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Atri, una 70enne originaria del Nord Italia ma domiciliata ad Alba Adriatica. Nel tardo pomeriggio un aereo dell’Aeronautica Militare è decollato dall’aeroporto di Pratica di Mare, con destinazione Pavia, con il compito di trasportare il plasma necessario per le cure prelevato dal policlinico San Matteo. L’aereo è atterrato all’aeroporto di Pescara poco prima delle 20, dove ad attenderlo c’era un elicottero del 118 che ha trasferito la preziosa cura all’ospedale di Atri con un atterraggio al campo sportivo. 

 

L’operazione è stata organizzata dalla squadra Covid 19 del “San Liberatore” di Atri, con in prima fila la direttrice sanitaria della Asl di Teramo, la dottoressa Maria Mattucci, che ha preso contatti con il dottore Cesare Perotti, primario del Centro Trasfusionale del San Matteo di Pavia; il direttore dell’ospedale Covid di Atri, il dottor Marino IommariniEnrico MariniPiergiorgio Ferretti, che ha messo a disposizione le strutture del Comune per il trasferimento della cura per via aerea.

 

La settantenne, in uscita da un problema oncologico diagnosticato proprio all’ospedale di Atri nell’autunno scorso dal reparto di Radiologia guidato dal primario Fabrizio Capone, è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale San Liberatore di Atri da circa 50 giorni, con un sistema immunitario fortemente indebolito nella risposta al Coronavirus a causa del percorso di cure oncologiche. Dopo aver tentato tutte le cure disponibili, questa mattina la squadra del San Liberatore ha deciso per l’ultima chance: un’infusione con terapia al plasma proveniente da un donatore iperimmune, la cura annunciata in Abruzzo nei giorni scorsi, ma non ancora operativa per problemi logistici, né a Teramo, né a Pescara. 

 

La cura da Pescara non sarebbe stata disponibile prima della prossima settimana, a causa della mancanza di plasma sufficiente e dei test e delle validazioni ancora necessarie tramite l’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Ecco perché l’ospedale Covid di Atri ha fatto ricorso ai contatti sanitari con gli ospedali del Nord Italia che da mesi sperimentano le cure al Covid 19, mettendo in rete l’esperienza della prima linea dell’emergenza lombarda con l’ospedale di Atri, riconvertito con successo ed efficienza alle cure del Coronavirus per la Asl di Teramo.