Consiglio regionale, tutti negativi ai tamponi dopo la positività del capogruppo della Lega

Vincenzo D’Incecco, vaccinato, è il quarto caso negli ultimi giorni. Sospesi i lavori delle Commissioni, assemblea ripresa dopo i test

L’AQUILA – E’ caos nei lavori del Consiglio regionale, in corsa contro il tempo per l’approvazione del bilancio e scongiurare il rischio dell’esercizio provvisorio, a causa di un altro caso di positività di un consigliere regionale: stavolta si tratta di Vincenzo D’Incecco, capogruppo della Lega, vaccinato.

La notizia della positività è giunta in mattinata mentre erano in corso le riunioni delle Commissioni, in particolare quella Bilancio, con l’audizione del presidente Marco Marsilio. I funzionari e i consiglieri regionali che sono stati a contatto diretto con l’esponente della Lega sono stati sottoposti a tampone. I lavori del Consiglio regionale sono stati poi sospesi.

AGGIORNAMENTO. Tutti negativi, secondo quanto si è appreso, i tamponi effettuati in queste ore a palazzo dell’Emiciclo dal laboratorio privato Dante Labs dell’Aquila, in queste ore dopo la scoperta della positività del capogruppo della Lega, Vicenzo D’Incecco, quarto consigliere regionale contagiato dopo i consiglieri Guerino Testa (Fdi), Fabrizio Montepara (Lega) e Marco Cipolletti (Gruppo Misto). La seduta del Consiglio regionale d’Abruzzo, in presenza all’Aquila, dedicata al bilancio e alla legge di stabilità, è iniziata e si concluderà abbondantemente prima della mezzanotte, come previsto
dal calendario, proprio per il focolaio in atto tra i consiglieri regionali, situazione che preoccupa sia consiglieri sia dipendenti dell’Assemblea. Così in Abruzzo non ci sarà l’esercizio provvisorio al termine di un percorso a dir poco accidentato. In Aula arrivano documenti contabili che non sono stati esaminati dalle commissioni competenti e senza la votazione in commissione Bilancio, inutilmente riunite da giorni nel capoluogo regionale.

Infatti, il parere dei revisori dei conti è arrivato nel corso della mattinata, con grave ritardo visto che, come spiega la maggioranza di centrodestra, la sentenza della corte dei conti, che ha bocciato la rateizzazione ventennale, portandola a dieci, del mutuo per la restituzione del debito strutturale della Regione, ha costretto la giunta regionale a rifare e riapprovare la bozza, arrivata solo il 23 dicembre al collegio. Causa smentita dalle opposizioni di centrosinistra e del M5S, le quali hanno sottolineato che mai come era capitato in passato l’assenza del parere della commissione e la mancata audizione delle parti sociali.