Sant’Atto si anima con i bambini protagonisti della Natività

Grande partecipazione nelle iniziative natalizie organizzate nella parrocchia di don Giovanni Rinaldi su impulso del Comitato di frazione

TERAMO – Bambini protagonisti nella frazione di Sant’Atto nel giorno della vigilia di Natale, attori di un momento di grande partecipazione e sacralità. Grazie al lavoro dei tanti volontari che hanno realizzato una imponente scenografia, hanno provveduto alla collocazione degli animali e alla realizzazione dei costumi, è stato possibile allestire una Natività in cui i bambini del catechismo di don Giovanni Rinaldi, parroco della comunità, hanno dato vita a una rievocazione suggestiva, vissuta attraverso i testi della veggente Maria Valtorta.

Il 18 dicembre era stato organizzato invece l’arrivo di Babbo Natale sulla slitta per la consegna dei doni in piazza a tutti i bambini del paese.

La chiave di volta dell’impegno messo in campo dal nuovo Comitato Direttivo di Frazione Sant’Atto è la ‘visione’ che guarda al futuro: sono proprio i bambini il punto di forza che con tanta energia si aprono alla fede, all’amore, con anima e cuore. «Ci siamo prefigurati una normalità di vita dove valori, comportamenti, interazione e spirito di condivisione – ha spiegato nelle sue riflessioni don Giovanni -. Sono elementi necessari per lo sviluppo personale ma anche per costruire una società che sia ben coesa e che funzioni nel modo giusto. Ecco perché il presepio vivente fa un gran bene: suscita un’impressione indelebile nell’animo, ci aiuta a capire il segreto del vero Natale perché pieno di umiltà e della bontà misericordiosa di Cristo».

«Voglio ringraziare don Giovanni in primis, poi bambini, genitori, catechiste e cittadini, che hanno reso possibile questo momento; senza il loro prezioso aiuto non sarebbe stato possibile realizzare il presepe – ha commentato Stefania Recchiuti, presidente del Comitato di frazione di Sant’Atto -. Non va taciuto il grande successo, tra adulti e bambini, che ha riscosso l’asinello bianchino arrivato per l’occasione dalla montagna. Si continua con l’impegno e la volontà per il prossimo evento, la festa dell’Epifania».