FOTO / D’Angelo ‘Davide’ batte ‘Golia’ Piccioni e si siede al posto di Diego

Elezioni Provincia. Il sindaco di Valle Castellana è il nuovo presidente, decisivi il voto della linea D’Alberto con il sostegno di Costantini e Lega: spazzato per un soffio il fronte trasversale organizzato da Gatti. Vagnoni terzo e deluso

TERAMO – Solo chi parte battuto può capire cosa significhi vincere la partita e solo chi ha creduto di aver schierato un’armata può capire cosa significhi perdere la guerra. Potrà sembrare lapalissiano, ma è la fotografia del clamoroso ‘ribaltone’ che ha portato la Provincia ad avere in Camillo D’Angelo il nuovo presidente. E’ stata una vittoria sul filo di lana, sudatissima, ma che ha avuto tre nomi e cognomi: quello del primo cittadino di Valle Castellana perché, merito suo, ha vinto le elezioni contro i pronostici; dell’amministrazione comunale di Teramo e del sindaco di Giulianova, Jwan Costantini.

D’Angelo ha battuto Piccioni che ci aveva creduto a lungo, perchè in questa lunga vigilia elettorale qualcuno glielo aveva fatto credere che potesse spazzare il campo da Vagnoni e D’Angelo, i ‘colleghi’ avversari candidati. Ma come fai a non esserne convinto, se alle spalle hai un deputato (Sottanelli), un sottosegretario regionale del primo partito d’Italia (D’Annuntiis) e un potenziale candidato sindaco della città, ex assessore regionale, ex vicepresidente regionale (Gatti), ai quali si è aggiunto un consigliere regionale (Mariani) con l’appoggio del Pd regionale con il suo neodeputato Fina?

Eppure non è andata così: chi di spada ferisce, di spada perisce, recita il detto: il voto trasversale ha punito l’alleanza pro-tempore, esaltato la figura di questo giovanissimo presidente della Provincia, e fatto intendere che le amministrative di giugno a Teramo, se per il centrodestra prima erano una sfida, adesso sono una ‘cima Coppi’. A pesare sono state le schede verdi certo, quelle di Teramo, dove D’Angelo ha raccolto 22 voti ponderati e Piccioni 9 (a proposito, è il gossip di queste ore indovinare chi sono…) ma anche i quei 37 voti ponderati rossi dei Comuni della costa che hanno lasciato molto amaro in bocca a Piccioni e Vagnoni. ‘Colpa’ della Lega e del voto di Giulianova: significativi l’abbraccio di un sorridente Jwan Costantini e la sua foto con D’Angelo, a testimoniare che la Lega non ha gradito quanto stesse avvenendo dietro alle coalizioni dei partiti in queste settimane e fino a sabato sera.

I numeri finali sono inclementi: D’Angelo 38.783 voti ponderati (40,85%), Piccioni 37.263 (39,25%), Vagnoni 18.035 (19%). A volte il coraggio davvero premia e Davide può ancora battere Golia. E questo risultato, per il centrodestra, forse è il sondaggio migliore che potesse cercare. Ma si sta facendo maledettamente tardi.