Addio a Romolo Bosi, una vita divisa tra la politica, la scuola e l’arte

Si è spento a 87 anni un prof benvoluto da molti. Fu consigliere comunale del Pci e amante della pittura, oltre che illustratore di libri. Camera ardente e saluto a Santa Maria a Bitetto

TERAMO – La città, e non solo quella della cultura e della scuola, piange la scomparsa, all’età di 87 anni del professor Romolo Bosi. Noto, amato e preparato docente scolastico, professione che animato la sua vita per oltre trent’anni, Bosi ha lavorato in ambito culturale dando senso e concretezza alla sua passione per l’arte, per la pittura in particolare.

Padre di Dimitri, direttore della biblioteca Delfico, e di Vassili, guida alpina e soccorritore, Bosi ha cresciuto generazioni di studenti delle scuole medie e non solo, avvicinando tantissimi giovani all’arte, lui che proveniva da una formazione liceale artistica, che aveva nel tempo unito a quella politico-sindacale. Era stato infatti anche eletto nel consiglio comunale di Teramo con l’allora Partito Comunista, all’interno del quale fu sempre promotore del confronto di idee e impegnato in prima linea per la promozione sul territorio.

Organizzatore di mostre e personali, era anche noto per le sue doti di illustratore di libri. Nel primo caso ebbe modo di portare le sue opere e quelle di altri appassionati artisti locali in giro per studi, sale espositive e locali messi a disposizione da privati e tra queste ricordiamo Ipoart all’Ipogeo e Lavori in corso. Tra le sue produzioni letterarie la fiaba Il mago dei colori (Evoè, 2019) e anche illustrazioni che accompagnarono i libri di scrittori, come ne ‘Gli orologi’ di Cesare Zavattini (Lisciani & Zampetti, Edigrafital 1978) ed ‘Eolina la fata dei mozzi’ di Mario Tobino (Lisciani & Giunti, 1980).

Ai figli giungano le condoglianze e la partecipazione al dolore della redazione di emmelle.it. La camera ardente è stata allestita nell’auditorium di Santa Maria a Bitetto, dove domani alle 15 è in programma l’ultimo saluto in forma laica.