A 18 anni dalla tragedia, Teramo abbraccia il suo eroe Stefano Bandini

Alla Villa Comunale ‘Teramo Nostra’ ha organizzato la commemorazione del giovane pilota di Canadair medaglia d’oro al valor civile morto durante un’operazione di Protezione civile

TERAMO – Sono trascorsi 18 anni dalla tragedia aerea in cui perse la vita Stefano Bandini, ma il suo ricordo è sempre vivo e non morirà mai nei teramani che lo conobbero, gli vogliono bene e non ne andranno sempre orgogliosi per il suo gesto da eroe: grazie sempre all’Associazione ‘Teramo Nostra’ la medaglia d’oro al valor civile nostro concittadino, al quale è intitolata la Villa Comunale, viene commemorato nella ricorrenza del 18 marzo.

Alla villa Comunale, alla presenza del sindaco Gianguido d’Alberto (c’era anche il consigliere regionale Marco Cipolletti), del papà Livio e del fratello Andrea, il presidente di Teramo Nostra, Piero Chiarini, ha ricordato ai tanti giovani studenti presenti il valore del gesto eroico compiuto quel 18 marzo 2005 da Stefano, che a soli 38 anni, alla guida di un Canadair della Protezione Civile, perse la vita insieme al collega Claudio Rosseti durante le operazioni di spegnimento di un incendio in Toscana. Bandini riuscì a dirigere l’aereo, che stava perdendo quota, oltre il centro abitato, sacrificando la propria vita per salvarne tante altre.

I due operatori della Protezione Civile erano impegnati su un incendio divampato sul Monte Ripa nel comune di Serravezza e dopo aver urtato con l’aereo i cavi dell’alta tensione, che non erano stati segnalati loro, riuscirono a evitare che il proprio Canadair in fiamme precipitasse sul centro abitato di Vittoria Apuana nel comune di Forte dei Marmi, evitando il vicino ospedale San Camillo, sapendo che quella manovra non gli avrebbe permesso di raggiungere il mare e dunque trovare una possibilità di salvezza..