Mattia non ce l’ha fatta, è morto l’operaio vittima del frontale a Cavuccio

I sanitari hanno concluso le procedure di valutazione delle attività cerebrali. La famiglia ha chiesto di donare gli organi, si attende la valutazione sanitaria forse per le cornee. Il pm ha nominato il perito per l’ispezione

TERAMO – Non ce l’ha fatta Mattia Di Giovanni a sopravvviere al terribile incidente stradale in cui era rimasto coinvolto lunedì mattina al bivio di Cavuccio. Le sue condizioni si erano aggravate nel corso delle ore successive all’incidente a causa dei gravissimi traumi riportati. Non c’erano state soltanto l’amputazione traumatica di una gamba, ma anche la gravissima emorragia, conseguenza del danno alle arterie carotidi provocate dall’impatto con la macchina e dal casco.

Nella mattinata di oggi i medici della Rianimazione dell’ospedale Mazzini di Teramo hanno deciso di avviare il procedimento per la constatazione di morte cerebrale e dare poi il via all’eventuale espianto di organi. La procedura, durata 6 ore, si è conclusa alle 16: è stata rilevata l’assenza di attività cerebrale e dunque dichiarato clinicamente morto. L’operaio edile di 37 anni, originario di Bellante e residente a Teramo, si stava recando al lavoro, nella sede della ditta edile, a Torricella Sicura ed era in sella al suo scooter Liberty 300. Il mezzo a due ruote all’uscita di una curva sulla provinciale, si era schiantato contro un’Alfa che procedeva in senso contrario. Già dai primi momenti, sul luogo dell’incidente – dove tra i primi soccorritori c’erano anche i colleghi di lavoro – si era compresa la gravità delle lesioni riportate dal giovane operaio.

Adesso sarà il magistrato a decidere il da farsi: ha infatti incaricato il medico legale Giuseppe Sciarra per eseguire una ispezione cadaverica prima di concedere il nulla-osta per la sepoltura.